In caso di debito d’imposta nato dal Modello 730 i contribuenti possono scegliere di rateizzare la somma. Ecco come fare.
Che ci piaccia o meno, i soldi sono una delle parti più importanti della nostra vita. Ne abbiamo continuo bisogno ogni giorno, usandoli per sostenerci comprando tutto da beni di prima necessità a sfizi di vario tipo. E al momento, con la crisi economica in corso che fa aumentare i prezzi ovunque, sta mettendo a dura prova tutti noi – arrivare a fine mese è sempre più dura.
Mentre certe spese, come le tasse, non possono essere evitate, possono quantomeno essere rateizzate, permettendo di gestire i soldi in maniera più agevole. Questo aiuterà molto nella dichiarazione dei redditi, obbligazione annuale che può risultare in un saldo a debito o a credito. Nello specifico, a prescindere dall’uso di un Modello 730 ordinario o precompilato , se emergerà un credito il contribuente riceverà un rimborso in busta paga o sul cedolino in caso di pensione. Nel caso del debito, invece, il datore di lavoro o l’ente pensionistico effettua una trattenuta. In caso manchi un sostituto d’imposta, l’Agenzia delle Entrate provvederà personalmente al rimborso sul conto bancario fornito (o, in caso non sia stato fornito, tramite dichiarazione online). In caso di debito, invece, si potrà usare il Modello F24 per versare il contributo richiesto.
Nel caso la dichiarazione dei redditi risulti in un debito, si può optare per la rateizzazione dell’importo richiesto. In questo caso viene aggiunta una maggioranza di interessi pari allo 0,33% mensile. Il contribuente dovrà indicare il numero di rate, da due a massimo cinque. L’opzione si trova nella casella 7 della sezione V del Modello. Questo va fatto entro il mese di novembre successivo alla presentazione di dichiarazione.
Bisogna anche tenere conto delle regole generali per i pagamenti di saldo. Queste dicono che i lavoratori dipendenti vedono applicata la trattenuta a partire dal mese di luglio, mentre i pensionati aspettano agosto o settembre. Una volta arrivato novembre viene applicata la trattenuta dell’importo dovuto come seconda o unica rata di acconto, ma nel secondo caso non si può, naturalmente, ottenere la rateizzazione.
In caso di mancanza di sostituto d’imposta, il contribuente può usare il Modello F24 per rateizzare il debito. Si può pagare online o con modalità ordinarie offerte dall’Agenzia delle Entrate. La prima rata dev’essere pagata entro il 30 giugno, mentre l’ultima deve arrivare entro il 30 novembre. In questo periodo rientrano tutte le eventuali rate richieste.
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