In quali casi la legge 104 permette di essere affiancati da un insegnante di sostegno? Ci sono importanti novità da conoscere.
Alcuni minori sono affetti da problematiche piuttosto gravi, che possono determinare il diritto al riconoscimento delle tutele offerte della Legge 104 del 1992. In questi casi, il bambino ha il diritto ad essere affiancato da un insegnante di sostegno.
L’insegnante di sostegno è una figura fondamentale, grazie alla quale anche gli alunni con disabilità possono ricevere una adeguata formazione, partecipando alla vita scolastica.
Si tratta di un professionista specializzato che viene formato con lo scopo di aiutare i soggetti in difficoltà nell’apprendimento. Ma, allo stesso tempo, l’insegnante di sostegno ha anche il compito di fungere da tramite tra l’ambiente formativo e il minore con disabilità.
Affinché un bambino in difficoltà nell’apprendimento possa essere affiancato da un insegnante di sostegno è necessario che gli venga riconosciuta la legge 104.
Scopriamo come fare a richiedere l’insegnante di sostegno e quali sono le novità introdotte nel 2023.
L’insegnante di sostegno è una figura professionale che è stata introdotta, in Italia, per la prima volta, con la legge 517 del 1977. Questa figura è nominata dal Provveditorato agli studi su segnalazione da parte delle scuole, che ospitano alunni portatori di handicap certificati.
Si tratta, dunque, di un docente specializzato assegnato alla classe in cui è presente il soggetto diversamente abile. Il suo compito è quello di occuparsi del processo di inclusione, svolgendo un ruolo di mediazione tra il bambino affetto da handicap e l’ambiente scolastico.
Per svolgere questo ruolo è necessario essere in possesso di specifiche competenze, tra cui quelle teorico-pratiche e psico-pedagogiche.
Grazie alla figura dell’insegnante di sostegno, agli alunni con disabilità è garantito il diritto allo studio.
Per ottenere maggiori opportunità sulla possibilità di avviare il procedimento per la richiesta di un insegnante di sostegno, i genitori dell’alunno disabile devono rivolgersi all’Unità operativa di neuropsichiatria infantile e dell’età evolutiva dell’Asl di appartenenza.
In tal modo, si può accertare la condizione di disabilità che deve essere certificata da un organismo collegiale individuato da ciascuna regione. Solo in questo modo si può dare il via all’iter burocratico di assegnazione dell’insegnante.
Infatti, dopo aver ottenuto il responso da parte dell’ASL, i genitori dovranno consegnare il documento alla scuola in cui intendono iscrivere il proprio figlio, così il Dirigente scolastico potrà inoltrare la richiesta.
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