Novità sui titoli di Stato. Gli investitori che hanno acquistato BOT e BTP Valore saranno interessati ai prossimi sviluppi del mercato.
L’investimento nei titoli di stato è considerato uno dei più sicuri che esistano. Tuttavia per guadagnare attraverso questi investimenti è essenziale conoscere il mercato e le sue dinamiche, così come tutte le novità. Vendiamo cosa succede coi BOT e i BTP Valore.
Il mese scorso si era parlato a lungo dei BTP Valore e di come l’aumento dell’inflazione li avesse resi degli investimenti molto più interessanti del solito. Grazie all’aumento dell’inflazione e al conseguente aumento dei tassi d’interesse della BCE anche gli interessi dei BTP Valore sono aumentati, superando per la prima volta quelli dei titoli a tasso fisso garantiti dallo Stato. Questo ha reso i BTP Valore a tasso variabile una possibilità di investimento con una rendita superiore ai BTP Classici a tasso fisso e il Ministero dell’Economia ha caldeggiato con degli interventi mirati l’acquisto dei primi rispetto agli altri.
Le ultime rivelazione hanno poi confermato una tendenza già in atto da alcuni mesi: i risparmiatori italiani tendono a spostare i propri risparmi fermi sui conti correnti verso i titoli di Stato. In particolare stanno venendo acquistati in massa i BOT, Buoni Ordinari del Tesoro, un prodotto tra i buoni del tesoro che rientra nella categoria dei titoli di stato più sicuri, nonché tra i migliori da utilizzare in caso di inflazione alta. Il meccanismo che influenza i tassi di interesse e gli interessi sugli investimenti vale anche per i BOT.
Come le banche stanno reagendo al successo dei BOT
Questo rinnovato interesse degli italiani dei confronti dei titoli di stato sta rendendo la vita degli istituti di credito molto difficile. I conti deposito di molte banche non possono competere con le rendite offerte dai BOT. Questi ultimi risultano più sicuri di base e quest’anno sono anche più convenienti in fatto di rendite grazie agli aumenti degli interessi dati dalla situazione economica. Il rendimento dei BOT è passato dallo 0,67% al 3,86% in un solo anno da maggio 2022 a maggio 2023 e ogni emissione di nuovi BOT da parte del Ministero dell’Economia registra sempre il tutto esaurito in pochissimo tempo.
In rapportato con i conti deposito bancari, che sono la forma di investimento bancario più simile ai BOT, questi ultimi rendono fino a 6 volte di più. Questi guadagni maggiori sono una forte attrattiva per i risparmiatori più acuti pronti a sfruttare la situazione economica disastrosa in cui versiamo per fare qualche soldo con gli investimenti.
La concorrenza tra le banche e il MEF
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha tutto l’interesse di assecondare la richiesta di altri buoni del tesoro da parte dei cittadini e questo lo mette in diretta concorrenza con le banche. Peraltro una concorrenza a senso unico visto che in questo momento il BOT è un prodotto molto migliore rispetto al conto deposito bancario.
La situazione rimarrà probabilmente la stessa finché i tassi di interessi decisi dalla Banca Centrale Europea rimarranno alti. Perché questa concorrenza cessi occorre che l’inflazione cali e con essa i tassi di interesse rendendo nuovamente i titoli di stato uno strumento di investimento come gli altri.
