La scadenza per la definizione agevolata è passata, adesso l’Agenzia delle Entrate vuole i suoi soldi. Arrivano le prime lettere.
L’Agenzia delle Entrate ha dato tempo fino al 30 giungo per richiedere al definizione agevolata riguardo le cartelle esattoriali da pagare. Adesso che la scadenza è passata cominciano ad arrivare le lettere di richiesta di pagamento dei debiti fiscali.
La questione dei debiti fiscali si è protratta per moltissimo tempo fin da prima della pandemia. Con l’arrivo del lockdown e delle continue spese extra per i contribuenti italiani il Governo Draghi ha deciso di eliminare almeno temporaneamente il peso dei debiti fiscali dalle spalle di tutti quei contribuenti che non riuscivano a pagarli. Si sono susseguite per anni 4 grandi rottamazioni delle cartelle esattoriali, fino ad arrivare a quella del 2023 del Governo Meloni. Oltre alla rottamazione, in questo caso parziale, delle cartelle esattoriali, il Governo ha inserito anche una definizione agevolata per permettere ai debitori dello Stato di pagare con comodità i propri debiti.
Inizialmente programmata per durare fino al 30 aprile, la scadenza per la richiesta della definizione agevolata è stata posticipata al 30 giungo. Entro questa data chi ha un debito con il Fisco, sia che questo rientri nei termini della rottamazione quater, sia che non vi rientri, poteva richiedere di pagare il debito con la definizione agevolata in un’unica soluzione oppure in 10 rate trimestrali spalmate per un periodo di 5 anni. Questa possibilità è tuttavia ormai scaduta e l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha ricominciato a lavorare a pieno regime. Sono in arrivo per tutti coloro che non hanno aderito all’iniziativa del Governo le lettere di richiesta di pagamento per i debiti arretrati che hanno con lo Stato.
Le lettere con le cartelle esattoriali che stanno arrivando in questi giorni ai contribuenti debitori sono generalmente quelli non inclusi nella definizione agevolata, quindi inerenti a debiti contratti tra la seconda metà del 2022 e i primi mesi del 2023.
Per questi debiti non si possono avere scorciatoie e i contribuenti dovranno pagarli interamente secondo le regole imposte dalla legge sui pagamenti degli adempimenti arretrati. Questo significa dover pagare l’importo degli interessi e della mora applicate al debito iniziale in seguito al ritardo del pagamento.
Si consiglia comunque si fare molta attenzione mentre si legge la lettera della Riscossione perché si potrebbe individuare qualche errore o dimenticanza che ci farebbe evitare di pagare il debito. Ad esempio il consiglio è di controllare bene la data indicata sulla cartella. Se il debito risulta antecedente al 30 giungo 2022 questo dovrebbe rientrare nel regime agevolato, perciò il concessionario della riscossione avrebbe fatto un errore ad inviarcelo solo adesso.
Al momento l’Agenzia delle Entrate sta vivendo un periodo molto carico perché dopo diverso tempo di congelamento dei debiti fiscali per via delle rottamazioni si sono accumulati tanti dati che devono essere controllati e smaltiti.
La possibilità di errore umano è sempre dietro l’angolo, per questo è sempre una buona idea controllare più volte i documenti che arrivano prima di pagare qualsiasi cosa. Il tempo non è certo dalla parte del contribuente, ma se c’è il rischio di pagare un debito non valido vale la pena perdere un po’ del nostro tempo per stare sicuri.
Sempre di corsa? Ti capisco, ma ho un trucco che può aiutarti a liberare tempo…
La pressione fiscale in Italia è uno degli argomenti più discussi e sentiti sia da…
L’assicurazione auto è una polizza di responsabilità civile che i proprietari di un autoveicolo devono…
Sicuramente avrete sentito parlare della fine del Mondo in termini di città più a Sud,…
Reduce da un enorme successo agli Oscar, Oppenheimer si è portato casa diverse statuette, tra…
Organizzare una cerimonia di matrimonio tradizionale, al giorno d’oggi, può rappresentare una vera e propria…