Lo Stato italiano, tramite le ASL e l’INPS, riconosce vari tipi di invalidità: una persona invalida al 46% ha diritto ad alcuni benefici e aiuti.
Quali sono le agevolazioni e gli aiuti che lo Stato riconosce agli invalidi al 46% secondo le tabelle più aggiornate? Innanzitutto bisogna chiarire che cosa si intende per invalidità a livello burocratico.
Un cittadino italiano può richiedere benefici e agevolazioni se gli viene riconosciuta un’invalidità, ovvero qualche tipo di minorazione congenita o acquisita, di natura fisica o psichica, che impedisca, totalmente o parzialmente, di compiere la normale attività e quindi di lavorare.
L’invalidità può essere dunque di due tipi. Temporanea, allorquando la perdita della capacità lavorativa è limitata a un periodo di tempo circoscritto (in tal caso il lavoratore può ricevere un’indennità per infortunio dall’INAIL). Oppure permanente, quando la capacità lavorativa viene persa in modo irrecuperabile.
Con un’invalidità al 46%, per le leggi vigenti, non si ha diritto a prestazioni economiche. L’INPS eroga prestazioni di tipo economico solo a partire dal 75% di invalidità. Col 46%, tuttavia, l’invalido può richiedere e ottenere agevolazioni di tipo sanitario, fiscali e lavorative.
Il cittadino fra i diciotto e i sessantacinque anni con il 46% di invalidità ha innanzitutto diritto a ottenere gratuitamente ausili, presidi e supporti medici e protesi coperti dal nomenclatore nazionale. Il Servizio Sanitario Nazionale garantisce poi alle persone riconosciute invalide o in attesa di riconoscimento dell’invalidità tutte le prestazioni sanitarie che comportano l’erogazione di presidi medici, protesi, e ausili.
Invalidità al 46%, ecco a che cosa si ha diritto
Ci sono poi agevolazioni lavorative: l’invalido al 46% può essere tutelato sul lavoro con permessi speciali. Per esempio quelli previsti dalla legge 104. Il punteggio necessario per avere diritto alla 104 è, appunto, il riconoscimento di una percentuale di invalidità superiore al 33,33%. E non solo.
In generale, le persone a cui è stata riconosciuta un’invalidità al 46% hanno sempre diritto all’iscrizione alle liste per il collocamento mirato, così come stabilito dalla Legge 69 del 1999.
Quindi l’invalido al 46% rientra nelle cosiddette categorie protette. Per proteggere da forme discriminatorie sul lavoro sia disabili che gli invalidi, esistono infatti specifiche tutele volte ad agevolare l’occupazione e il mantenimento del lavoro di determinati cittadini. La differenza tra disabili e invalidi si rivela appunto in ambito professionale.
I lavoratori per le categorie protette sono coloro che sono riconosciuti disabili civili con percentuale minima di invalidità pari o superiore al 46%. Possono essere inseriti nelle categorie protette anche gli invalidi del lavoro con percentuale di invalidità superiore al 33%, i non vedenti e i sordomuti e, infine, gli invalidi di guerra, invalidi civili di guerra e invalidi per servizio.
Ricapitolando, con l’invalidità al 46% non si ha diritto a prestazioni economiche (niente pensione), ma si possono ottenere agevolazioni sanitarie, fiscali e lavorative, ausili e presidi gratuiti, collocamento mirato, iscrizione alle categorie protette e iscrizione a concorsi pubblici.