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Assegno Unico: perdi un sacco di soldi per questo banale errore che fanno quasi tutti

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Daniele Orlandi

Attenzione a non incorrere in un errore legato all’erogazione dell’Assegno Unico che potrebbe comportare una perdita di denaro legata all’agevolazione. I dettagli.

Non ci sono dubbi: l‘Assegno Unico Universale rappresenta, da ormai diversi mesi a questa parte, una delle misure più importanti per le famiglie italiane. Si tratta dell’erogazione di una somma di denaro legata alla nascita di un figlio e che lo accompagnerà fino al raggiungimento dei 21 anni (o, nel caso di figli con disabilità, senza limiti di età).

Assegno unico, chi rischia di perdere molti soldi
L’errore sull’assegno unico universale che può costare molti soldi (ilovetrading.it)

L‘agevolazione, che ha preso il posto di una varia serie di bonus rivolti al nucleo familiare, è prevista per tutti e per ogni singolo figlio ma l’importo varia al mutare dell’Isee, calando e attestandosi su uno specifico importo per Isee superiori a 40mila euro. Inoltre questa misura è valida sia per il lavoratore dipendente che per l’autonomo oltre che per disoccupati e percettori di RdC. Occorre però prestare attenzione ai requisiti e, soprattutto, a non incorrere in sviste o errori che potrebbero costare cari.

Assegno Unico Universale, attenzione: chi rischia di perdere molti soldi

Facciamo un passo indietro: la domanda per ricevere l’Assegno Unico andava presentata a marzo 2022, ovvero da quando è entrata ufficialmente a regime. Pertanto per chi l’aveva già fatta a suo tempo, non vi era necessità di presentarla di nuovo nel 2023, a meno di nuove nascite o adozioni di bambini. Occorreva però fare qualcos’altro e chi dovesse essersene dimenticato potrebbe ora rischia di ricevere meno soldi del dovuto. Si tratta di un errore banale ma chi non è intervenuto per tempo si ritrova ora a fare i conti con le conseguenze.

Isee 2023 ed assegno unico: i requisiti
Cosa succede a chi non ha presentato l’Isee 2023 in tempo (ilovetrading.it)

Anche se non occorreva presentare una nuova domanda infatti, era fondamentale ‘aggiornare’ l’Isee per poter ricevere l’Assegno Unico. Questo non tanto per avere diritto alla misura dal momento che in quel caso è sufficiente il primo documento presentato, quanto piuttosto per ottenere il corretto importo dell’assegno da parte dell’Inps.

Senza la presentazione dell’Isee aggiornato infatti, i beneficiari dell’assegno unico riceveranno, indipendentemente dal loro status economico, il medesimo importo (ovvero quello più basso) di chi ha Isee superiori a 40mila euro. In soldoni la somma è di 54 euro al mese senza aver fatto il rinnovo dell’Isee 2023 ad inizio anno.

Chi non lo ha presentato ha ricevuto il corretto importo solo fino a gennaio: poi da febbraio l’Inps ha effettuato il calcolo dell’erogazione sulla base dei nuovi Isee andando a tagliarlo a chi non ha rispettato la scadenza. Seppur in ritardo, chi lo ha rinnovato presentando la DSU entro il 30 giugno è riuscito a salvarsi in corner, ricevendo da luglio importo corretto e arretrati. Ma dal 1° luglio in poi tutti gli arretrati sono andati persi.

E questo riguarda anche coloro che, ad esempio a causa di un Isee difforme magari in seguito alla mancata dichiarazione di una CU, si sono ritrovati con un Isee non valido nonostante la presentazione della DSU nei tempi previsti.

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