La Direttiva Europea EPBD obbligherà gli italiani a un’indesiderata ristrutturazione degli immobili: i lavori potrebbero costare fino a 100.000 euro.
Il pacchetto europeo volto all’efficientamento energetico è già molto criticato. Si chiama Direttiva Europea sulle Prestazioni Energetiche degli Edifici (EPBD, Energy performance of buildings directive), ma tutti la conoscono come Direttiva case green.
Una novità che sta entrando nell’ultima fase del processo legislativo. Il 14 marzo 2023 è arrivato l’ok dal Parlamento europeo, e a giugno c’è stato a Bruxelles il primo appuntamento per avviare i negoziati ufficiali.
Alla fine dell’estate, con molta probabilità, la direttiva europea, andrà considerata definitiva, e darà il via all’obbligo dell’efficientamento energetico per due terzi del patrimonio immobiliare italiano. E non è un’ottima notizia per le tasche delle persone comuni. Si parla già di un vero e proprio salasso per tutti i proprietari di casa.
Secondo i primi studi avanzati, il costo della ristrutturazione per l’efficientamento energetico varierà tra i 20.000 euro, per ristrutturare un appartamento in periferia, fino ai 110.000 euro per una casa indipendente. Quindi la spesa potrebbe in molti casi superare i 100.000 euro.
C’è ancora chi spera che, alla fine, il testo che impone entro il 2030 il passaggio per tutte le case alla classe energetica E venga cambiato. Ma a giudicare dalle stime che circolano, per l’Italia la Direttiva Europea potrebbe trasformarsi in un guaio economico per tantissime persone.
Direttiva Europea case green: per ristrutturare la casa si spenderanno fino a 100.000 euro
Si parla di più di 9 milioni di case. Cioè di oltre il 70% dei 12 milioni di edifici totali presenti in Italia. Queste sono tutte le abitazioni non è in regola con gli standard UE che andrebbero ristrutturate per passare alla classe E entro il 2030 e alla D nei tre anni successivi.
Migliorare il consumo energetico di un immobile in Italia per risultare in linea con le richieste europee condurrebbe a una spesa generale esorbitante. Per un condominio, il salto di due classi può costare sopra i 600.000 euro. Tale costo emerge dall’ultimo rapporto di Enea sul Superbonus 110.
Per un appartamento, invece, passare di categoria energetica si può parlare di una cifra minima di 10.000 euro. Tocca infatti cambiare gli infissi, le porte e le finestre. Serve poi una caldaia più moderna e bisognerebbe aggiungere dei termostati intelligenti. Quindi per un appartamento di 100 metri quadri la spesa potrebbe essere compresa tra i 10 e i 20.000 euro. Ma solo se l’immobile si trova in periferia.
Per ristrutturare un appartamento situato in un centro storico il prezzo lievita. Nei centri delle grandi città i lavori sono molto più costosi specie nei palazzi di particolare pregio architettonico. Qui la spesa supera in quasi tutti i casi i 50.000 euro. Per le ville, la spesa supera i 100.000 euro.