Una pensione di 600 euro oltre alla reversibilità e a partire dai 57 anni, attenzione alle importanti novità per le casalinghe. Ed è l’Inps a gestire il tutto
La gestione avviene direttamente per conto dell’Inps ma prevede una specifica iscrizione a quello che è stato chiamato Fondo Casalinghe e Casalinghi. Si tratta dell’avvio di un percorso che consente, anche alle persone che pur non lavorando si occupano della cura dell’ambiente domestico e a tutte le necessità della famiglia, di ottenere un beneficio economico in termini di pensione. Che potrà essere sommata ad un’eventuale reversibilità. Cerchiamo dunque di capire come questo sia possibile e soprattutto quali siano i requisiti per accedere alla pensione.
Occuparsi quotidianamente dell’abitazione nonché delle esigenze dei vari componenti del nucleo familiare è un’attività a tempo pieno che richiede il dispendio di tempo ed energie; è fondamentale che questo avvenga sette giorni su sette, dunque con costanza, per garantire alla famiglia benessere e salute, ma al contempo, questa attività, oltre ad essere stancante ed impegnativa, espone al costante rischio di incidenti domestici.
Casalinghe e casalinghi in pensione a 57 anni: ecco come funziona e quali requisiti occorrono
Sono numerose infatti le insidie nascoste in casa che possono manifestarsi nel momento in cui ci si mette a fare mestieri come la pulizia di vetri o pavimenti, la preparazione dei pasti, il lavare o stirare i vestiti. Spesso è sufficiente una lieve disattenzione o un comportamento scorretto adottato, ad esempio, per ridurre i tempi di un particolare intervento, per rischiare di mettere a repentaglio l’incolumità della casalinga o del casalingo. Per tale ragione è stata prevista dal legislatore un’apposita polizza riservata alle persone che si occupano, senza alcun vincolo di subordinazione e a titolo gratuito, della cura dell’ambiente domestico.
Il premio da pagare ha un importo ridotto pari a 24 euro e consente, qualora dovesse verificarsi un infortunio durante le attività domestiche, di garantire una rendita che può raggiungere i 1.500 euro. Non finisce qui perché il sistema giuridico prevede, per casalinghi/e, la possibilità di accedere anche all’età di 57 anni alla pensione ottenendo un importo di poco superiore ai 600 euro mensili. Come anticipavamo occorre iscriversi allo specifico fondo rivolto a chi svolge i lavori in casa non retribuiti.
Il requisito per l’iscrizione è un’età compresa tra i 16 ed i 65 anni: è sufficiente raggiungere il sito dell’Inps e compilare l’apposito modulo disponibile sul web o in alternativa rivolgersi ai patronati o al Contact Center dell’Istituto. Non occorre prestare alcuna attività lavorativa né autonoma né dipendente e nemmeno essere titolari di pensione diretta mentre invece chi è titolare di pensione di reversibilità potrà richiederla. Arrivando ad ottenere, oltre alla reversibilità stessa, altri 600 euro circa mensili.
Due tipologie di pensione
Il fondo si autosostiene in questo modo: casalinghi e casalinghe dovranno, per almeno cinque anni, versarsi contributi di importo superiore ad almeno 26 euro mensili. Sono due le tipologie di pensioni erogate dal fondo: c’è quella di vecchiaia, dai 57 anni e con almeno 5 anni di contributi ma con rata minima uguale all’importo dell’assegno sociale maggiorato del 20% (rata minima di almeno 603 euro). Oppure la pensione di inabilità. L’alternativa, qualora non si raggiungesse l’importo previsto, sarà di attendere i 65 anni oppure valutare, senza versare alcun contributo, l’alternativa dell’assegno sociale.