Con il nuovo servizio INPS è molto più semplice scoprire quando inviare la domanda di pensione. In che modo si attiva?
Una volta maturati i requisiti per andare in pensione, non è sempre semplice capire quando poter presentare domanda per la prestazione.
Per agevolare i contribuenti, l’INPS ha predisposto un nuovo servizio rivolto, al momento, solo a coloro che si accingono a smettere di lavorare per mezzo della pensione di vecchiaia.
Il progetto è stato finanziato con i fondi del PNRR ed è attivo, al momento, solo in via sperimentale. Come illustrato dall’Istituto tramite il Messaggio n. 2427 del 28 maggio 2023, ad essere coinvolti sono 5 mila contribuenti, iscritti alla Gestione privata e alla Gestione pubblica.
Ma i risultati sono più che soddisfacenti e, quindi, si pensa ad estendere il servizio a tutti i lavoratori. Come funziona?
Con il nuovo servizio INPS è più facile inviare la domanda per la pensione di vecchiaia
I contribuenti che sono vicini alla maturazione dei requisiti per usufruire della pensione di vecchiaia ricevono un avviso da parte dell’INPS.
Tramite tale comunicazione, l’Istituto ricorda ai lavoratori di effettuare l’accesso alla propria Area Riservata e inoltrare la domanda di pensione precompilata.
In tale fase sperimentale, l’avviso viene inviato a coloro che hanno 66 anni e 9 mesi di età e che possiedono i 20 anni di contribuzione.
Coloro che, invece, raggiungono i 65 anni di età nel mese di trasmissione, riceveranno una comunicazione con l’Estratto contributivo e le informazioni per segnalare errori o discordanze.
L’INPS manderà a tali contribuenti anche una lettera cartacea, con tutte le istruzioni per completare la procedura. Il documento sarà notificato anche sull’app “IO” e nell’Area “MyINPS” del sito ufficiale.
Quali sono i requisiti per la pensione di vecchiaia?
Dopo la fase sperimentale, la funzione di informazione preventiva sarà applicata , in automatico, a tutti i contribuenti prossimi alla pensione di vecchiaia. Ribadiamo, tuttavia, che la comunicazione giungerà esclusivamente a coloro che hanno maturato i presupposti per il trattamento previdenziale e, cioè, 67 anni di età e 20 anni di contributi. In mancanza di tali condizioni, l’assegno non sarà erogabile.
Riguardo alla maturazione dell’anzianità contributiva, sono consentiti anche la totalizzazione e il cumulo oppure il versamento dei contributi volontari.
In alternativa, bisogna verificare se è possibile beneficiare di qualche deroga, ad esempio la terza Deroga Amato del 1992, grazie alla quale si può andare in pensione di vecchiaia anche con soli 15 anni di contribuzione. È necessario, però, aver versato il primo contributo almeno 25 anni prima della richiesta di pensionamento e che, per 10 anni, non siano stati accreditati versamenti sufficienti a coprire un anno contributivo.