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Multe auto: puoi non pagarle grazie all’articolo 209 | Risparmi in sacco di soldi se lo conosci

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Floriana Vitiello

Secondo quanto stabilito l’articolo 209 del Codice della Strada, le multe auto possono non essere pagate.

Infrangere le regole del Codice della Strada espone l’automobilista la possibilità di ricevere multe più o meno salate. Spesso le sanzioni pecuniarie sono anche accompagnate dalla decurtazione dei punti della patente.

multa auto: come non pagarla
Multa auto – Ilovetrading.it

Nel caso in cui l’automobilista non dovesse pagare la multa, questa sarà maggiorata da interessi ed eventuali sanzioni. Nei casi più estremi poi si può arrivare anche alla notifica di una cartella di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Insomma, è chiaro che le multe vanno pagate; fermo restando che come per tutte le sanzioni anche queste prevedono un termine di prescrizione.

Secondo quanto stabilito dalla legge italiana la prescrizione di una multa scatta dopo 5 anni a partire dall’ultima notifica ricevuta. Tutti i dettagli della prescrizione sono specificati dall’articolo 209 del Codice della Strada.

Multe auto: tutti i casi in cui l’automobilista può evitare di pagarle

Se dopo aver ricevuto una multa trascorrono 60 mesi senza ricevere nessun’altra notifica o sollecito di pagamento, l’ammenda cade in prescrizione. Di conseguenza l’automobilista che ha commesso l’infrazione non è più tenuto a versare l’importo dovuto.

multa auto: quando va in prescrizione?
Prescrizione multa auto – Ilovetrading.it

In tal caso, automobilista non dovrà fare nulla, fino a quando non gli verrà chiesto nuovamente di pagare la multa. Solo a quel punto, il cittadino può far valere la prescrizione facendo notare che è trascorso il termine necessario per poter riscuotere la multa.

Nel caso in cui prima dello scadere dei 60 mesi, il cittadino dovesse ricevere una nuova notifica o un sollecito di pagamento, la prescrizione si annullerebbe facendo partire nuovamente il conteggio dei cinque anni da zero.

Anche se le multe vengono notificate dalle autorità locali, che devono individuare la violazione e applicare la sanzione, esigere il pagamento spetta solo all’Agenzia delle Entrate – riscossione.

L’ente in questione invierà una cartella esattoriale, che fa riferimento all’infrazione del Codice della strada per la quale è stata applicata la multa. Una volta ricevuta la cartella esattoriale, il cittadino ha 60 giorni di tempo per effettuare la contestazione. 

Si tratta di uno strumento messo a disposizione del contribuente con il quale quest’ultimo ha la possibilità di rivolgersi agli uffici del prefetto di zona per chiedere l’annullamento della multa.

Se, invece, si intende contestare la multa, il cittadino ha 30 giorni dalla data di ricezione del verbale di accertamento della violazione. Il procedimento deve essere effettuato presso il Giudice di pace.

Le ragioni che giustificano una contestazione sono molteplici come un errore di trascrizione, un’ammenda già pagata, etc.

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