Il tempo preferito dai consumatori: quello dei saldi. E in questa estate 2023 avremo tutti maggiori diritti.
Il periodo più atteso dell’anno. In questo periodo soprattutto. I saldi, da sempre, sono qualcosa che gli italiani attendono con grande ansia per poter effettuare i propri acquisti. Ma con la situazione economica che vive il Paese, in questo 2023, ancora di più. Saldi al via, dunque. E, quest’anno, fortunatamente, abbiamo tutti qualche diritto in più.
Il periodo dei ribassi inizia dunque il 6 luglio. Quest’anno, proprio alla luce della difficile situazione economica e finanziaria, si è deciso di uniformare date e periodi, proprio per non creare ulteriori squilibri territoriali.
Come detto, quest’anno più degli altri anni, il periodo sarà particolarmente intenso, dato che il caro-vita e l’inflazione galoppante hanno eroso molto il potere d’acquisto degli italiani. E come ogni anno non mancano discussioni circa la reale convenienza dei ribassi. Le associazioni che tutelano i consumatori, infatti, da sempre, mettono in guardia circa i cosiddetti “sconti farlocchi”. Quest’anno, però, tutti noi, come cittadini, abbiamo maggiori diritti. Ecco cosa cambia.
Proprio per tutelare gli acquirenti, infatti, da quest’anno cambia molto circa le modalità con cui gli esercenti commerciali dovranno procedere alla scontistica. Da sempre, infatti, si accusa una fetta di esercenti di alzare i prezzi strategicamente poco prima del periodo dei saldi, per far credere al cittadino di avere un ribasso maggiore. Ma, in realtà, non vi sarebbe poi alcuna convenienza. I cosiddetti “sconti farlocchi” di cui parlavamo prima.
Proprio per contrastarli, dallo scorso 1 luglio è in vigore una nuova normativa che riguarda gli sconti, le vendite promozionali, le vendite in liquidazione, ma anche i cosiddetti “black friday”. Nell’annuncio il venditore sarà obbligato a indicare il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti lo sconto. Importante che sappiate che tale nuova regola vale tanto per gli acquisti in presenza, quanto per quelli online che, come è noto, dalla pandemia in avanti hanno avuto un grande sviluppo.
C’è quindi fiducia sul fatto che i cittadini possano essere maggiormente tutelati dato che, peraltro, gli esercenti che non metteranno in atto le nuove regole stabilite rischiano una sanzione pecuniaria da 516 a 3.098 euro. Le associazioni che tutelano i consumatori, comunque, mettono in guardia sul non farsi abbindolare da ribassi esagerati (oltre il 50%) perché potrebbe significare che il bene in questione sia in magazzino da diverso tempo.
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