E’ in arrivo un nuovo bonus bollette per cui non è necessaria la voltura. Ecco come usufruirne in modo semplice e veloce.
L’Agenzia delle Entrate, in merito al diritto al bonus bollette, ha dichiarato con la risposta n. 358/2023 che il bonus bollette spetta a chi di fatto paga le stessa anche se non è intestatario. In sintesi, per ottenere il bonus, non si deve fare la voltura ma si paga il riaddebito analitico dei costi a chi effettivamente li sostiene.
Già nel 2022 e confermato anche nel 2023, il Governo ha concesso una serie di bonus per il caro bollette a favore delle aziende. Nello specifico:
- A quelle imprese che hanno un notevole consumo di energia elettrica è stato riconosciuto un credito dell’imposta dal 20% al 45% dell’importo che è servito per acquistare energia elettrica nell’anno 2022 e per il primo trimestre 2023;
- Alle imprese che hanno usato tanto gas naturale, viene riconosciuto un credito d’imposta che va dal 10% al 45% delle spese realmente sostenute sia per il 2022 che per il primo trimestre 2023.
Il bonus contro il caro bollette anche senza voltura
Viene riconosciuto un credito d’imposta dal 10% al 35% a quelle aziende che non hanno un forte consumo di energia elettrica e viene riconosciuto loro anche un credito di imposta dal 25 al 45% per le spese sostenute durante l’acquisto di gas naturale, sia per il secondo e terzo trimestre del 2022 che per il primo trimestre del 2023.
Viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 20% delle spese sostenute per acquisto di carburante anche per le imprese agricole e per la pesca.
Potrebbe accadere che l’intestazione della voltura sia a nome di una persona diversa da quella che realmente paga le bollette. Per fare un esempio, il locatore che non ha ancora fatto voltura nei confronti del locatario ma le bollette le paga già l’affittuario. Il bonus viene concesso solo a chi paga effettivamente l’energia elettrica. A ribadirlo è stata l’Agenzia delle Entrate con risposta n. 385/2023.
Nel caso sopra descritto, serviranno:
- le fatture di acquisto (intestazione del locatore);
- Fatture o anche note di riaddebito emesse dal locatore;
- Il contratto di locazione della casa;
- Documentazione che prova il pagamento delle utenze da parte del locatario.
Nel caso di impresa non energivora che prende il credito di imposta, non riceverà dal fornitore nessun prospetto su come e quanto deve pagare ma dovrà calcolare da solo il bonus. I bonus verranno riconosciuti anche per il secondo trimestre 2023.