Il Codice della strada è piuttosto chiaro: chi accende l’aria condizionata in auto può ricevere una multa.
In estate è impossibile non accendere l’aria condizionata in auto, soprattutto nelle giornate più calde. Si tratta di un’abitudine piuttosto comune, adottata dalla maggior parte degli automobilisti.
Tuttavia, in base a quanto stabilito dal Codice della Strada, l’aria condizionata in auto può essere utilizzata a determinate condizioni. Il mancato rispetto delle regole di determina l’applicazione di una multa piuttosto salata.
Aria condizionata vietata denaro: in quale caso si aprirà multa
Quando si entra in auto durante la stagione estiva si ha la sensazione di entrare in un forno. Per evitare problemi di salute o malori è opportuno fare abbassare la temperatura interna dell’abitacolo, soprattutto se l’auto è rimasta molte ore sotto il sole cocente.
Per questo motivo, prima di entrare nel veicolo è necessario aprire i finestrini e gli sportelli in modo tale da ridurre di qualche grado la temperatura interna. Dopo qualche minuto è possibile entrare, scongiurando qualsiasi malore. Prima di chiudere tutto e accendere l’aria condizionata, la soluzione ideale sarebbe camminare per qualche decina di metri con i finestrini aperti. In questo modo, l’abitacolo si raffredda ulteriormente.
A questo punto, l’automobilista può chiudere tutti i finestrini e azionare l’aria condizionata. Secondo quanto stabilito dall’articolo 157 del Codice della Strada, durante l’arresto, la sosta o la fermata dei veicoli bisogna evitare le emissioni inquinanti prodotte dal motore. Pertanto, anche se l’aria condizionata può essere utilizzata durante la marcia, il Codice della strada prevede un espresso divieto di lasciare il motore acceso e utilizzare l’aria condizionata quando si è fermi.
Durante la sosta, infatti, è vietato tenere acceso il motore dell’auto e questo vale anche se la scelta di tenere acceso il motore è dettata proprio dalla necessità di far funzionare l’impianto dell’aria condizionata.
La multa
Il mancato rispetto di tale regola determina l’applicazione di una sanzione il cui valore era precedentemente compreso tra 41 e 168 euro. Tuttavia, con l’aggravarsi della situazione ambientale si è deciso di innalzare il valore della multa ad un importo compreso tra 218 e 444 euro.
La multa può essere applicata in caso di sosta. Ovvero tutte le volte che si effettua una sospensione della marcia prolungata, tale da far allontanare il conducente dal veicolo. Ad esempio, è considerata sosta la macchina lasciata all’interno di un parcheggio. Non è previsto l’obbligo di spegnere il motore per far salire o scendere un passeggero e per tutti i casi in cui la stessa sosta dura solo pochi secondi, in tal caso infatti si parla di fermata.