I cittadini con mutui a tasso variabile possono richiedere il rimborso degli interessi corrisposti se più alti del dovuto.
Pur essendo l’Euribor – il tasso di mercato – negativo, le rate dei mutui variabili sono lievitate tra il 2015 e il 2022. Ora è il momento di chiedere il rimborso. Dallo scoppio della guerra in Ucraina la situazione economica sul fronte mutui è drasticamente peggiorata per i cittadini. La Banca Centrale Europea ha aumentato il prezzo del denaro facendo lievitare i tassi di interesse dei finanziamenti e, sebbene ora l’inflazione stia diminuendo, la BCE sembra intenzionata a procedere con un ulteriore incremento negando qualsiasi tutela ai titolari di un mutuo a tasso variabile.
Le banche stanno approfittando della situazione per arricchirsi alle spalle dei clienti ma ora potrebbero pagare per il loro comportamento. Se non hanno perso tempo ad applicare i rialzi dei tassi potrebbero aver sorvolato sull’abbassamento della rata nel momento di negatività dei tassi.
Rimborso per i tassi dei mutui pagati in eccesso, cosa sta accadendo
Rimborso o no, tutto dipende da una clausola del contratto chiamata floor. Tale condizione impedisce di abbassare la rata al di sotto di una soglia minima. L’indagine di Altroconsumo ha rilevato questo dettaglio tanto da spingere l’associazione ad intentare un’azione legale contro le banche più note per fare domanda di rimborso dei tassi di interesse che i clienti hanno corrisposto in più.
I cittadini, dunque, hanno la possibilità di ricevere un indennizzo per il periodo compreso tra il 2015 e il 2022. In questo lasso temporale l’Euribor è sempre stato negativo (e il tasso della BCE a zero dal 2016). Di conseguenza la rata del mutuo sarebbe dovuta diminuire ma ciò non è successo. La clausola floor ha impedito che accadesse.
Si tratta di una vera e propria ingiustizia e, dunque, è un diritto dei clienti chiedere il rimborso. Altroconsumo ha, al momento, portato davanti alla Cassazione Banco Bpm e Deutsche Bank. Una vittoria sarebbe il segnale per continuare con la richiesta di indennizzo davanti ABF e, se servisse, davanti ai giudici.
Per ottenere il rimborso le persone interessate dovranno iscriversi all’azione in modo tale da bloccare la prescrizione e inviare un reclamo alla banca. L’indennizzo dovrebbe essere pari a mille euro minimo. Possono inoltrare richiesta i clienti di:
- Mediolanum,
- Banca popolare di Bari,
- Banca popolare di Puglia e Basilicata – Pugliese – di Sondrio
- Unicredit,
- Intesa Sanpaolo,
- Widiba,
- Extrabanca,
- Credit Agricole,
- Cassa Padana,
- Monte dei Paschi di Siena,
- Sparkasse,
- Volksbank,
- Bancoposta,
- Credem
- Banco di Sardegna,
- Banca Sella,
- Webank.