Qual è l’elettrodomestico che consuma meno tra lavastoviglie e lavatrice? Attenti ai molteplici dettagli da considerare per il calcolo.
In tempi economicamente difficili, anche e soprattutto per quanto riguarda le bollette di elettricità e gas, molte persone hanno iniziato a mutare le loro abitudini di consumo ragionando con maggior consapevolezza sui consumi dei singoli elettrodomestici e su quelli legati al riscaldamento di casa.
Ottimizzando quando possibile i tempi di utilizzo oppure utilizzandoli nelle fasce orarie più vantaggiose dal punto di vista dei costi. Ma anche cercando di capire quali dispositivi ed elettrodomestici siano caratterizzati dai consumi più alti: ed una delle domande più frequenti riguarda proprio il confronto tra la lavatrice e la lavastoviglie ed il peso che entrambe hanno sulle bollette. A conti fatti, quale dei due è più energivoro?
Partiamo con la lavatrice considerato uno degli elettrodomestici maggiormente utilizzati in casa tanto che per molti italiani è irrinunciabile almeno un lavaggio al giorno. Sono tanti i modelli sul mercato, differenziati sia per le loro funzioni, per il livello di tecnologia in essi presente ma anche per i consumi. Mediamente, stilando una classifica degli elettrodomestici che consumano di più in casa, la lavatrice appare al quarto posto; considerandone una di classe A ed ipotizzando una media di 260 cicli l’anno, il consumo sarà di circa 240 kWh pari ad almeno 63 euro l’anno.
Questa cifra è però suscettibile di variazioni per diversi motivi: anzitutto la temperatura dei lavaggi. Se si mantiene a 40 gradi sarà possibile, rispetto ad un lavaggio a 60 gradi, risparmiare almeno il 30% di energia andando ad abbattere anche i costi in bolletta. Ormai quasi tutte le lavatrici offrono il programma eco per chi è solito effettuare lavaggi frequenti e rappresenta certamente la strada giusta per risparmiare. Il consiglio inoltre, qualora si debba acquistare una nuova lavatrice, è quello di puntare sui modelli di classe A che oltre a fare del bene al portafoglio aiutano l’ambiente producendo ridotte quantità di CO2.
Passiamo ora alla lavastoviglie, certamente una valida alternativa al lavaggio a mano poiché consente un importante risparmio nell’utilizzo dell’acqua, ma chiaramente a fronte di un consumo elettrico. Anche in questo caso, premesso che è sempre meglio puntare sui modelli di ultima generazione, i consumi nell’arco di un anno sono, in media, pari a 220 kWh, ovvero circa 60 euro.
La lavastoviglie dunque consuma meno, seppur di pochissimo, rispetto ad una lavatrice e dal momento che quasi si equivalgono, saranno la classe energetica ed il modo di utilizzarli a determinare quale sia il più costoso. Anche la lavastoviglie consente infatti di scegliere alcune opzioni: ad esempio è bene evitare l’asciugatura con l’aria calda, utilizzare la modalità Eco ed usarla preferibilmente a pieno carico e con lavaggi che utilizzano temperature inferiori ai 60 gradi per risparmiare fino al 30% dei costi e dei consumi.
Infine un accorgimento importante: la manutenzione è, in entrambi i casi, fondamentale non solo per garantire una lunga durata dell’elettrodomestico ma anche per usarlo sempre con la garanzia di risparmiare ulteriormente. Basti pensare che nel caso della lavastoviglie si risparmia un ulteriore 30% semplicemente con regolare pulizia ed impiego dei decalcificanti.
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