Ora è ancora più facile richiedere la pensione. Con la domanda precompilata non c’è più bisogno di rivolgersi al CAF o al patronato.
La domanda per la pensione oggi deve essere fatta attraverso la mediazione di CAF o patronato. Con la nuova virata verso il digitale dell’INPS si va verso una relazione più diretta tra contribuenti e ente previdenziale. Ora la pensione si chiede da soli.
Tutta la pubblica amministrazione italiana sta virando bruscamente verso i servizi digitali. Dopo la pandemia la popolazione italiana e l’amministrazione pubblica hanno capito quanto sia importante avere una rete informatica di servizi per i documenti efficiente, ma soprattutto hanno capito che abbiamo i mezzi per poterla realizzare efficacemente. L’introduzione e il sempre più vasto utilizzo della PEC ha permesso ai documenti ufficiali della Pubblica Amministrazione di circolare più velocemente e in maniera più comoda. Oggi tutti possono inviare documenti agli uffici amministrativi di enti locali o nazionali con la comodità di non doversi spostare da casa, basta avere una connessione a internet e un indirizzo PEC abilitato.
Pian piano sempre più enti pubblici si sposteranno verso i servizi digitali, eliminando completamente le code agli uffici del CAF, del patronato o delle Poste. Il prossimo passo per questa rivoluzione è quello che compirà l’INPS. Nell’ambito del progetto del PNRR l’INPS ha introdotto in via sperimentale la domanda precompilata della pensione di vecchiaia con un meccanismo analogo a quello della dichiarazione dei redditi precompilata del modello 730. Questo documento permetterà ai lavoratori italiani di richiedere la pensione da casa senza dover andare ad un ufficio del CAF o del patronato per farsi assistere da un professionista.
La rivoluzione digitale dell’INPS
Per il momento la sperimentazione è ancora indietro e ha bisogno di controllare che si possa effettivamente utilizzare questo sistema per agevolare i lavoratori prossimi alla pensione. Il test prevede l’utilizzo del documento per un campione di 5.000 persone iscritte alla gestione privata e pubblica. I profili saranno contattati direttamente dall’INPS per partecipare alla sperimentazione. I lavoratori che verranno contattati tramite due diverse modalità a seconda del profilo:
- In un caso, ai soggetti con almeno 66 anni e 9 mesi viene inviata una comunicazione che invita ad accedere alla propria area personale per il completamento della domanda precompilata per la pensione;
- a coloro che compiono 65 anni sarà inviata una comunicazione personalizzata con l’estratto conto e le indicazioni per segnalare eventuali errori o incongruenze.
La notizia arriverà in forma di lettera raccomandata cartacea per entrambi i gruppi in modo da evitare problemi con chi ancora non ha un pc o un dispositivo per le email istituzionali.
A cosa porterà questa nuova pratica per le pensioni
Se il test andrà a buon fine e si troverà un modo ottimale per utilizzare la domanda precompilata per la pensione tutti potranno avere un procedimento più comodo e senza troppi spostamenti. Innanzi tutto si eliminerà completamente la funzione del CAF come assistente alla compilazione della domanda, così come l’utilizzo dei canali analogici per la trasmissione, preferendo quelli digitali.
L’INPS sta anche pensando a inserire nella nuova misura una consulenza personalizzata per chi utilizza questo sistema in modo da ridurre ancora il margine d’errore.