Caos sul fronte pensioni. L’errore dell’Inps non è passato inosservato e le conseguenze potrebbero essere pesanti.
Milioni di pensionati saranno rimasti delusi nel controllare l’importo delle pensioni di luglio. L’errore dell’Inps ha già fatto scatenare i sindacati. Vediamo insieme cosa è successo.
Sono mesi che milioni di pensionati attendono con ansia il mese di luglio per ricevere un assegno più ricco. Immaginate, dunque, la desolazione di fronte all’errore dell’Inps per coloro che sono andati a ritirare la pensione questa mattina presso un ufficio postale. Errore che non è sfuggito ai sindacati i quali sono già sul piede di guerra. L’istituto di previdenza sociale, dal canto suo, ha già chiarito tutto ma il danno ormai è stato fatto.
Ricordiamo che le pensioni di luglio sarebbero dovute essere più ricche per almeno due ragioni: la rivalutazione degli assegni pari o inferiori a 563,74 euro- cioè le pensioni minime – e l’arrivo della quattordicesima per coloro che percepiscono una pensione fino a 2 volte superiore all’assegno sociale il cui importo, per il 2023, corrisponde a 503,27 euro.
Pensioni di luglio: ecco l’errore dell’Inps
Come anticipato milioni di pensionati attendevano importanti incrementi. Infatti, grazie alla rivalutazione delle pensioni minime approvata dal Governo nella legge di bilancio, molti sarebbero passati da 563,74 euro a 600. Mentre l’incremento massimo per quanto riguarda la quattordicesima sarebbe stato di 655 euro solo per pensionati che hanno versato più di 25 anni di contributi e con una pensione fino a 1,5 volte l’importo dell’Assegno sociale.
L’Inps,però, ha fatto confusione. Nel cedolino di luglio ha messo tutto insieme e non ha specificato le ragioni dei singoli incrementi. Infatti, è importante fare un distinguo fondamentale: gli aumenti derivanti dalla rivalutazione delle pensioni minime proseguiranno fino a dicembre; la quattordicesima, invece, arriva solo a luglio.
Ma l’Inps, sui cedolini delle pensioni di luglio, si è limitata a scrivere “aumenti delle pensioni basse“. Questo potrebbe trarre in inganno in quanto potrebbe indurre molti pensionati a credere di non aver ricevuto la quattordicesima oppure potrebbero credere che tutti i mesi ora prenderanno queste cifre, che anche i prossimi mesi riceveranno la prestazione. Inoltre i sindacati obiettano in quanto si potrebbe pensare che anche la quattordicesima sia da attribuirsi alla legge di Bilancio del Governo Meloni- come la rivalutazione delle pensioni minime- mentre questa importante conquista appartiene alle firme sindacali.
C’è da dire che le platee dei beneficiari dei due rispettivi incrementi non necessariamente coincidono: una persona può avere diritto alla rivalutazione della pensione minima ma non alla quattordicesima o viceversa. Inoltre l’Inps ha sottolineato che era già stato tutto chiaramente spiegato sul loro sito e che gli interessati erano stati informati anche tramite sms. Tra l’altro la quattordicesima a luglio è stata erogata solo a chi ha compiuto 64 anni entro il 30 giugno. Chi li compirà in seguito, riceverà l’incremento sul cedolino della pensione di dicembre.