Durante un colloquio di lavoro è bene prestare attenzione a dei segnali che indicano perché sarebbe meglio non accettare l’occupazione.
Il candidato potrebbe dire “no, grazie” accorgendosi durante il colloquio di lavoro che qualcosa non va. Prima di un’assunzione si dovrà affrontare un colloquio di lavoro. Generalmente l’iter segue un preciso percorso. La persona interessata all’offerta di lavoro invia il curriculum (grazie alla tecnologia è possibile inoltrare la candidatura telematicamente) e attende che l’azienda la contatti per fissare un appuntamento durante il quale svolgere il fatidico colloquio di lavoro.
Potrà avvenire in presenza oppure online e sarà determinante per convincere l’interlocutore di essere perfetto per l’occupazione. Bisognerà prepararsi adeguatamente, scegliere le giuste parole da dire, fare domande intelligenti e mostrarsi affidabili e responsabili nonché interessati al ruolo da ricoprire. Lo scopo è fare bella figura e arrivare, così, all’assunzione. Ma attenzione a dei particolari che potrebbero indicarvi come quel lavoro sia meglio rifiutarlo. Domande illegali, frasi non chiare, linguaggio non verbale che dice molto della proposta. Scopriamo a quali segnali bisogna prestare molta attenzione.
Dire “no” all’offerta di lavoro durante un colloquio, ecco quando è la scelta giusta
Avete mai pensato di poter essere il candidato perfetto per una proposta di lavoro ma che l’azienda potrebbe non essere l’ideale per voi? Prima di gettarsi a capofitto in una situazione che potrebbe riservare spiacevoli sorprese è bene capire se l’interlocutore che si ha dinanzi lancia segnali che indicano come rifiutare la proposta sia la decisione più saggia da prendere.
Meglio cominciare ad avere dubbi se
- durante il colloquio il reclutatore dice che si affronterà un self-started. Nessun affiancamento per imparare il lavoro, il candidato dovrà cavarsela in autonomia e senza direttive precise;
- viene riferito che l’ambiente di lavoro è molto frenetico. Significa che verrà chiesto di lavorare più di quanto indicato nel contratto da firmare. Via con un sonoro “no”;
- chiedono di essere multitasking ossia di ricoprire più ruoli di quanto previsto. Non sei tu a dover fare il lavoro di tre persone, attenzione;
- riferiscono di dover lasciare documento di identità e titoli di studio in azienda dopo l’assunzione. Non è legale, rifiutare subito;
- il candidato prima di te esce in lacrime o visibilmente sconvolto o a disagio. Meglio girare sui tacchi e andare via perché non si preannuncia un ambiente di lavoro salutare.
Ricordate, dunque, che anche il candidato ha diritto di rifiutare un’offerta di lavoro se si dovesse accorgere che la proposta nasconde tranelli o se si ipotizza un luogo di lavoro stressante e non gratificante. Il lavoro serve per vivere e realizzarsi ma non a discapito della salute fisica e mentale.
