Grazie ai Bonus caldaia è possibile ottenere uno sconto sull’installazione o sostituzione degli impianti già esistenti. Ecco come accedervi.
Rientrano tra i Bonus caldaia una serie di benefici fiscali che consentono di ottenere una detrazione per la sostituzione delle vecchie caldaie con modelli all’avanguardia.
La normativa europea, infatti, impone l’utilizzo di impianti in regola con le norme sul risparmio energetico e la sostenibilità ambientale.
Il beneficio è rivolto ai proprietari degli immobili oggetto degli interventi di sostituzione di una vecchia caldaia oppure di installazione di una nuova. Ma spetta anche a coloro che vantano un diritto reale sull’immobile (ad esempio, gli affittuari).
In particolare, le percentuali di detrazione che è possibile ottenere variano a seconda dei lavori che vengono svolti, comprese le spese per il montaggio o lo smontaggio delle caldaie. Nel dettaglio, è possibile richiedere il:
- Bonus casa (cd. Bonus ristrutturazioni) al 50%, per l’installazione di una caldaia a condensazione appartenente alla classe energetica A;
- Ecobonus al 65%, per la sostituzione di una caldaia con un modello di classe A o superiore;
- Superbonus al 90%, in caso di lavori di installazione o sostituzione in un’abitazione unifamiliare per i nuclei che hanno un quoziente familiare reddituale minore di 15 mila euro.
In tutte e tre le ipotesi, tuttavia, bisogna rispettare specifici requisiti.
Bonus caldaia: tutti i requisiti per beneficiare di sconti pazzeschi
I Bonus caldaia, così come tutte le altre agevolazioni edilizie, sono accessibili solo a coloro che rispettano determinate condizioni.
Innanzitutto, è fondamentale che le spese affrontate siano tracciabili e, dunque, non effettuate tramite contanti ma con carte di credito, bancomat, bonifici bancari.
È necessario, poi, che gli interventi riguardino la:
- sostituzione totale o parziale degli impianti di climatizzazione invernale con quelli provvisti di caldaie a condensazione, con capacità energetica superiore al 90%;
- sostituzione totale o parziale degli impianti di climatizzazione invernale provvisti di caldaie a condensazione e l’installazione di meccanismi di termoregolazione appartenenti alle classi V, VI o VIII;
- sostituzione totale o parziale degli impianti di climatizzazione invernale con sistemi dotati di generatori d’aria calda a condensazione.
Sono richiesti, poi, i seguenti requisiti:
- l’immobile deve risultare accatastato oppure in corso di accatastamento;
- l’impianto da sostituire deve essere presente, anche se non necessariamente attivo;
- tutte le tasse sull’immobile oggetto dei lavori devono essere state pagate.
Qual è la differenza tra Bonus casa, Ecobonus e Superbonus? Occhio alla documentazione da presentare
Se si utilizza il Bonus casa al 50% è possibile usufruire contemporaneamente anche del Bonus mobili, nel caso in cui si intenda comprare anche l’arredamento.
È necessario, tuttavia, che la caldaia appartenga almeno alla classe A. La detrazione spetta su un spesa di massimo 96 mila euro e la detrazione è ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
Con l’Ecobonus, invece, la detrazione è del 65% ma relativa ad un tetto di spesa di 30 mila euro ed è obbligatorio che gli impianti installati appartengano alle classi V, VI o VII.
La scelta tra i due benefici, dunque, dipende dalla spesa che si intende sostenere con i lavori. Nel caso in cui si opti per l’Ecobonus al 65%, inoltre, è necessario inviare la relativa certificazione all’ENEA.
In entrambi i casi, bisogna controllare l’indicazione contenuta sul bonifico tramite il quale sono stati effettuati i pagamenti. Sia il Bonus casa sia l’Ecobonus prevedono, infatti, il cd. bonifico parlante, con il riferimento normativo applicato.
La sostituzione delle caldaie può avvenire, infine, usufruendo del Superbonus al 90%. In questo caso, bisogna effettuare lavori di riqualificazione energetica sull’edificio, perché è necessario che ci sia l’aumento di almeno 2 classi di efficienza energetica. La sola installazione del dispositivo, infatti, non giustifica l’accesso al Bonus.