Per acquistare casa è molto spesso necessario accendere un mutuo ma quanto denaro è meglio avere da parte per le spese iniziali ed i costi successivi?
La maggior parte degli italiani che guarda all’acquisto di una nuova casa sa di dover necessariamente accendere un mutuo per sostenere l’ingente spesa spalmandola nell’arco di diversi anni. Ma ottenere un mutuo che copra al 100% i costi è molto difficile e solitamente la base massima concessa arriva intorno all’80%.
Pertanto decidere di comprare un’abitazione senza avere da parte del denaro è altamente sconsigliabile, non solo perché ne occorrerà una certa quota per coprire i costi iniziali ma anche perché, oltre ai soldi a copertura del valore dell’immobile, sono previste in fase di acquisto una serie di spese extra.
Comprare casa, quanto denaro è bene avere da parte? Facciamo i conti
Non bisogna sottovalutare questo aspetto per non rischiare di trovarsi a dover fare i conti con un ammanco di denaro inaspettato. Occorre tenere conto di tutte le spese accessorie ed evitare di commettere quello che è considerato uno degli errori più comuni in fase di acquisto. Ovvero scegliere un immobile senza prima aver ‘fatto i conti’ ovvero senza conoscere con esattezza la disponibilità economica presente sul proprio conto. Qualora la banca non dovesse concedere un mutuo oppure dovesse concederne uno per un periodo di tempo o per una somma inferiori a quanto previsto sarebbero guai.
Cerchiamo dunque di capire quanti soldi serve avere da parte per acquistare casa. Partendo con l’elenco dei costi accessori, finanziari ovvero legati al mutuo e successivi all’aver comprato l’immobile. Una delle spese extra è l’imposta di registro che per la prima casa è pari al 2% e che sale al 9% del valore catastale per la seconda casa; vi è poi l’imposta sostitutiva, pari allo 0,25% del totale. Le provvigioni per l’agente immobiliare vanno sempre tenute in considerazione e solitamente ammontano a circa il 3-4% del totale.
Altro costo da sostenere qualora si compri è la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate, del contratto di affitto il cui importo è di 200 euro oltre alle marche da bollo una per pagina o ogni cento righe. Varia tra gli 800 ed i 1000 euro il costo riguardante la trascrizione del contratto, ed infine vanno aggiunte le non indifferenti spese notarili, quelle per l’istruttoria e la perizia ed i circa 1000 euro dell’atto notarile mutuo.
Fatti i dovuti calcoli sarebbe bene avere sul proprio conto corrente un quantitativo di denaro pari al 10-15% del costo dell’immobile. Si tratterà di denaro che dovrà essere speso in un breve lasso di tempo, pertanto è necessario averlo a disposizione eventualmente rinunciando ad altre spese superflue per poter racimolare la somma necessaria.