Chi siamo

Redazione

Disclaimer

Privacy Policy

Pensioni invalidità, vecchiaia e reversibilità: arrivano 7 modifiche forti e cambia tutto

Foto dell'autore

Samanta Airoldi

Importantissime modifiche in arrivo riguardo le pensioni di vecchiaia, invalidità e reversibilità. Vediamo insieme cosa cambierà.

Pensionati di tutta Italia tenetevi pronti: il Governo Meloni ha approvato modifiche che incideranno parecchio sui vostri assegni previdenziali. In questo articolo vi spieghiamo tutto nei dettagli.

Pensioni novità
Importanti novità riguardo le pensioni/ Ilovetrading.it

Le pensioni sono uno dei temi più sentiti in Italia. Un po’ perché l’età pensionabile a 67 anni non piace quasi a nessuno e un po’ perché troppi pensionati si trovano a fare i conti con assegni decisamente troppo miseri per poter vivere dignitosamente. La riforma delle pensioni, per ragioni di mancanza di risorse finanziarie, è stata posticipata. Tuttavia sono in arrivo importanti novità che incideranno parecchio sugli assegni di milioni di pensionati. I cambiamenti riguarderanno sia le pensioni di vecchiaia sia quelle di invalidità e quelle di reversibilità.

Pensioni: ecco tutte le novità

Il Governo Meloni ha deciso di mettere mano al complicatissimo mondo delle pensioni. Sebbene la riforma vera e propria vedrà la luce, forse, non prima del 2026, già da quest’anno sono state approvate importanti modifiche.

La novità più importante è la rivalutazione che è stata effettuata su percentuali differenti rispetto al passato. In pratica il Governo Meloni ha preferito abbassare la rivalutazione di tutti gli assegni pensionistici ad eccezione di quelli più bassi.

Pensioni, cosa cambia
Modifiche sulle pensioni/ Ilovetrading.it

Questo ci porta dritti verso la seconda novità: la rivalutazione delle pensioni minime. Gli assegni pari o inferiori a 563,74 euro – il trattamento minimo previsto per il 2023- saranno rivalutati dell’1,5% per chi ha meno di 75 anni e del 6,4% per chi ha già compiuto 75 anni. Gli aumenti partiranno da luglio e proseguiranno per tutto il 2023 e 2024. Il prossimo anno, però, la rivalutazione sarà del 2,7% per tutti a prescindere dall’età.

Terza novità: a luglio aumenteranno  le pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità grazie all’arrivo della quattordicesima. Questa prestazione spetta ai pensionati che, entro il 30 giugno, hanno già compiuto 64 anni e con un assegno previdenziale non superiore a 2 volte l’assegno sociale. L’importo di quest’ultimo cambia ogni anno, per il 2023 corrisponde a 503,27 euro. L’importo della quattordicesima cambierà a seconda della pensione che un soggetto percepisce e degli anni di contributi versati. Il massimo incremento che si potrà ottenere, comunque, è 655 euro. Chi compirà 64 anni dopo il 30 giugno, riceverà la quattordicesima a dicembre.

Quarta novità: a luglio le pensioni di vecchiaia, invalidità e reversibilità cresceranno anche grazie ai rimborsi del 730. Chi ha presentato la dichiarazione dei redditi a maggio, riceverà i rimborsi Irpef a luglio.

Altra bella notizia: a partire da settembre molti potranno andare in pensione prima grazie alla totalizzazione dei contributi  versati in diversi enti. La totalizzazione sarà completamente gratuita e permetterà a milioni di contribuenti di uscire dal lavoro qualche anno prima.

Infine cambieranno molte pensioni di reversibilità per effetto di nuovi controlli da parte dell’Inps. I nuovi controlli seguiranno quanto stabilito dalla Corte Costituzionale secondo cui  l’importo delle pensioni di reversibilità deve essere decurtato per la quota maggiore di pensione in base alla cumulabilità con gli altri redditi, soprattutto da lavoro. I controlli interessano i pensionati appartenenti al regime pubblico – Ex-Inpdap -e verranno effettuati incrociando i dati dell’Agenzia delle Entrate. Non è escluso che molti beneficiari di questa prestazione dovranno restituire un mucchio di soldi all’Inps.

Gestione cookie