Quanto e cosa spetta a una persona con invalidità all’80%? Tale percentuale è ancora classificata come “invalidità parziale”.
Di base, ASL e INPS riconoscono la necessità di sussidi e servizi anche per gli invalidi parziali. Si definisce invalido parziale un soggetto con una percentuale riconosciuta di invalidità che va del 75% e fino al 99%.
Con la circolare del 22 dicembre 2022, n. 135, l’INPS ha comunicato la conclusione delle attività di rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali, propedeutiche al pagamento delle prestazioni previdenziali e assistenziali nel 2023. Di conseguenza ha indicato le cifre aggiornate riguardo alle varie pensioni, fra cui quelle di invalidità.
Alla luce di queste novità, l’assegno base per l’invalidità all’80% è leggermente cresciuto. In generale, a chi è stata riconosciuta un’invalidità all’80%, per legge, spettano vari contributi e servizi. Si parte dall’assegno mensile di invalidità. Ovviamente, in alternativa all’assegno mensile e in presenza dei requisiti contributivi necessari, si può ottenere il sussidio chiamato assegno ordinario di invalidità.
Altro diritto acquisito è il congedo per cure, con agevolazioni sanitarie, cioè con l’esenzione totale del ticket sanitario, ausili e protesi gratuiti. Con l’invalidità all’80% si ha diritto altresì al contrassegno invalidi, all’assegnazione case popolari, alla pensione anticipata, all’Ape sociale e all’iscrizione alle categorie protette.
In ultimo, con il riconoscimento anche della Legge 104, si hanno agevolazioni fiscali, permessi 104 e congedo straordinario ai familiari che assistono l’invalido.
Invalidità all’80%, le cifre aggiornate dall’INPS: ecco quanto spetta
L’assegno mensile di assistenza per i soggetti con invalidità all’80%, nel 2023, è pari a 313,91 euro. Attenzione, per ottenere questo assegno non basta solo il requisito sanitario. Per ottenere la prestazione non bisogna superare un determinato limite di reddito, che per il 2023 è di 5.391,88 euro annui.
L’invalido che svolge un’attività lavorativa o ha lavorato e versato contributi e ha dunque un reddito superiore a 5.391,88 euro può comunque aver diritto all’assegno ordinario di invalidità (AOI). E qui i requisiti cambiano. Per richiedere l’assegno ordinario si deve essere in possesso di almeno cinque anni di contributi versati, di cui almeno tre negli ultimi cinque anni di vita.
L’AOI ha una durata triennale. Al termine di questo periodo indicato va rinnovato, ovviamente solo se continuino a sussistere le condizioni sanitarie, cioè le capacità lavorative ridotte di almeno due terzi.
Dopo tre rinnovi consecutivi, l’AOI diventa definitivo e non va più rinnovato. In generale, però, l’INPS può sempre programmare una visita di revisione, proprio per accertare che permangano le condizioni sanitarie che ne danno diritto.
