Le persone con invalidità all’80% hanno diritto ad un assegno mensile. Scopriamo a quanto ammonta la misura.
La condizione di invalidità consente l’accesso a numerose agevolazioni e benefici di natura assistenziale ed economica.
L’iter di riconoscimento dell’invalidità si conclude con la redazione di un verbale da parte della Commissione medico-legale incaricata. Il documento – che verrà spedito al domicilio dell’interessato – indicherà la presenza o meno dell’invalidità nonché il grado riconosciuto. In base alla percentuale segnalata sarà possibile sapere quali agevolazioni richiedere.
Protesi gratuite, ausili informatico con detrazioni, assegni e pensioni di invalidità, esenzione ticket sanitario sono alcuni esempi di benefici riservati agli invalidi. Oggi scopriremo quali sono nello specifico le agevolazioni che si possono richiedere con una percentuale di invalidità dell’80%. Iniziamo con il dire che le prestazioni economiche vengono erogate con un grado superiore al 74%. Di conseguenza con l’80% si potrà ottenere un assegno mensile. Di quale importo?
La procedura di riconoscimento di invalidità si è conclusa con un verbale in cui si attesta l’80% di invalidità. Significa che il cittadino potrà approfittare di numerose misure volte a semplificare le azioni quotidiane e a migliorare la qualità di vita.
La lista include
Soffermiamoci sull’assegno mensile di assistenza. L’80% indica un’invalidità parziale che determina un importo di 313,91 euro al mese nel 2023. Oltre al requisito sanitario, però, occorrerà rispettare anche un determinato limite di reddito che nell’anno in corso è pari a 5.391,88 euro. Chi supera questo limite e svolge attività lavorativa può richiedere l’Assegno Ordinario di invalidità.
L’AOI è erogato ai cittadini invalidi parziali di età compresa tra 18 e 67 anni che lavorano o hanno lavorato maturando contributi (minimo cinque di cui tre negli ultimi cinque anni). L’importo viene ridotto in base al reddito percepito. Questa misura ha durata triennale.
Prima dello scadere dei tre anni occorrerà chiedere il rinnovo per non perdere le mensilità. Dopo il terzo rinnovo la prestazione diventerà definitiva e non dovrà più essere rinnovata sebbene l’INPS possa continuare a contattare il beneficiario per sottoporlo a visita medica e verificare la soddisfazione dei requisiti. Al compimento dei 67 anni, infine, l’Assegno Ordinario di Invalidità diventerà d’ufficio pensione di vecchiaia.
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