Spese universitarie e detrazione fiscale con modello 730: tra statali e private c’è una differenza da non sottovalutare.
Nel modello 730 possono essere portate in detrazioni anche le spese universitarie, tuttavia bisogna distinguere tra le università statali e quelle non statali, che hanno differenti limiti massimi detraibili.
È tempo di pensare alla modello 730/2023 che fa riferimento ai redditi maturati nel 2022. Grazie a questo documento i lavoratori dipendenti, sia privati che pubblici, e i pensionati hanno la possibilità di dichiarare i redditi percepiti nell’anno precedente e di portare in detrazione determinate spese. Tra queste spese ci sono anche le tasse universitarie che, però, seguono regole diverse in base al tipo di università.
Spese universitarie e detrazioni fiscale: ecco cosa dice la legge
In base a quanto stabilito dalla legge italiana è possibile portare in detrazione fiscale nel modello 730 le spese universitarie. Il contribuente ha la possibilità di ottenere un rimborso pari al 19% della spesa sostenuta per i familiari fiscalmente a carico.
Per poter accedere alla detrazione fiscale è necessario che l’erogazione avvenga tramite uno strumento di pagamento tracciabile.
Nel modello 730/2023 possono essere detratte le spese universitarie versate nel 2022. Se le tasse sono state versate in favore di Università statale, non solo previsti limiti di spesa. Quando si parla di un’università non statale è possibile portare in detrazione solo un determinato importo, che non deve essere superiore a quello stabilito dal Ministero dell’Istruzione dell’università e della ricerca.
I limiti detraibili dipendono dall’area disciplinare e dalla regione in cui ha sede l’Ateneo. Per cui l’area disciplinare medica prevede i seguenti limiti:
- Nord 3900 euro
- centro 3.100 euro
- Sud e isole 2900 euro.
L’area disciplinare sanitaria prevede i seguenti limiti:
- Nord 3900 euro
- centro 2.900 euro
- Sud e isole 2700 euro.
L’area disciplinare scientifico-tecnologica:
- Nord 3.700 euro
- centro 2.900 euro
- sud e isole 2600 euro.
Infine l’area disciplinare umanistico-sociale prevede le seguenti detrazioni:
- Nord 3200 euro
- centro 2800 euro
- sud e isole 2500€.
In ogni caso, nel modello 730 precompilato le spese dell’università, sia statale che non statale, sono già riportate nel documento. L’importo tiene già conto dei limiti massimi di spesa nel caso in cui si trattasse di un’università non statale.
Per concludere ricordiamo che il modello 730 precompilato 2023 è disponibile sul sito dell’Agenzia delle entrate, a partire dallo scorso 2 maggio. Il documento può essere inviato entro il 2 ottobre 2023. La medesima scadenza vale anche per il modello 730 ordinario. Per ottenere prima il rimborso è opportuno affrettarsi a presentare la dichiarazione dei redditi: l’accredito avviene direttamente in busta paga o nel cedolino della pensione.