Chiunque percepisca un reddito deve aver a che fare con controlli fiscali e con l’incubo delle sanzioni. Una novità potrebbe rendere il confronto con il fisco più sereno.
Specie per imprenditori e autonomi con partita IVA, c’è sempre un po’ di apprensione quando si parla di controlli da parte del fisco. Anche quando si è sicuri di non aver commesso reati di evasione, in pratica, si teme di aver comunque ceduto a qualche errore o di non essere al 100% in regola.
C’è però una novità. E qualcuno già parla di una svolta storica in favore del contribuente in caso di controlli fiscali e sanzioni. Il focus è sull’obbligo del principio di contraddittorio prima dell’emissione dell’avviso di accertamento. In pratica cambiano le regole di alcuni accertamenti fiscali.
Il Governo Meloni ha deciso di mutare politica fiscale, soprattutto rispetto al tema dei controlli e delle sanzioni. Il fine espresso è quello di instaurare un nuovo rapporto non ostile tra fisco e contribuenti. Un rapporto basato sulla “fiducia”, secondo le parole del presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
L’obiettivo principale è invece quello di agevolare i contribuenti nei pagamenti di debiti e nella regolarizzazione di situazioni pendenti. Per far ciò, il Governo ha deciso di far diventare obbligatorio il contraddittorio con il contribuente.
Novità nei controlli fiscali e nelle sanzioni: il Governo applica il contraddittorio obbligatorio
Il principio di contraddittorio obbligatorio è un passaggio che permetterà al contribuente, prima di ricevere un avviso di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate, di difendersi e chiarire la propria posizione. Di norma dovrà essere attuato dalla stessa Agenzia delle Entrate o dalla Guardia di Finanza.
In pratica, il contribuente, prima di essere raggiunto da un avviso di accertamento, indipendentemente dalla tipologia di imposta o dall’ente territoriale coinvolto, dovrà essere convocato presso gli uffici dell’Agenzia. Qui potrà spiegare le proprie motivazioni difensive e fornire informazioni in merito a eventuali situazioni fiscali oggetto di accertamenti.
Ciò permetterà ai contribuenti di difendersi e di esporre le proprie motivazioni per eventuali situazione non congrue in anticipo, evitando quindi eventuali controversie e ricorsi posteriori al giudice, con aggravio di importanti costi.
E c’è anche un vantaggio fiscale importante. Si tratta di quello relativo alla trasparenza e alla collaborazione tra Agenzia delle Entrate e contribuenti. La misura mira a creare e promuovere un dialogo basato su informazioni e chiarimenti reciproci. Il contribuente non deve più avere paura del fisco. E il fisco non deve più terrorizzare il contribuente. Almeno in teoria.
Le iniziative del Governo sono motivate dal punto di vista giurisprudenziale, dato che già un po’ di sentenze hanno affermato la necessità di introdurre il principio di contraddittorio nei controlli fiscali.