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Ostruire il passaggio con l’auto diventa reato, se lo fai sanzioni pesanti e carcere

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Lorenzo Sarno

Mai capitato di parcheggiare “alla buona”? Fai attenzione, perché da oggi diventa reato, e rischi davvero tanto.

Capita a tutti: lasciare l’auto in seconda fila, parcheggiare “alla buona” al volo per entrare rapidamente in un negozio, anche solo parcheggiare pigramente all’interno del cortile del proprio condominio. Tutte queste azioni possono causare un’ostruzione di passaggio, costringendo gli altri automobilisti a manovre molto complicate per uscire dal parcheggio. Da oggi questo è reato, e rischi gravissimo.

Ostruzione parcheggio reato
Attento a come parcheggi, perché da oggi ostruire è reato – ILoveTrading.it

Fino a ieri questo reato copriva solo l’ostruzione completa e totale, che impediva l’accesso o l’uscita dalla proprietà. La sentenza n. 1244/2023 della Corte di Cassazione ha ora modificato significativamente la cosa, allargando la definizione di ostruzione a qualunque posizione ostacoli significativamente il passaggio, costringendo la vittima a manovre difficili per uscire dal proprio parcheggio. Non è necessario agire in malafede per essere incriminati – il reato vale anche in caso di condotta colposa.

La sentenza stabilisce, inoltre, che in caso di “violenza privata” (all’interno di una proprietà), il requisito della violenza può essere soddisfatto da qualsiasi mezzo idoneo capace di privare l’offeso della libertà d’azione necessaria per eseguire la manovra.

parcheggio auto
parcheggio auto – ilovetrading.it

Dover compiere numerose manovre con l’auto per uscire o entrare dal parcheggio, attraversare una via o casi simili è ora tutto parte del reato di ostruzione, anche senza aver completamente bloccato il passaggio.

Ostruzione di passaggio: quanto rischi

L’ostruzione di passaggio rischia ora di macchiare la fedina penale. Si può richiedere una querela penale entro tre mesi per chiedere risarcimento del danno morale e patrimoniale causato dal problema.

Sta alla vittima documentare le violazioni – i cittadini sono incoraggiati a raccogliere prove fotografiche e testimonianze del comportamento incriminato, da usare come prova in tribunale per confermare il crimine commesso.

La querela può degenerare – nei casi più gravi si rischiano fino a quattro anni di carcere per l’incriminato.

La sentenza può sembrare pesante, ma è un passaggio importante nel tutelare i diritti di tutti; sia chi ha vicini antipatici che ostacolano il passaggio senza rendersene conto, sia chi in strada finisce per farci rimanere bloccati e ci costringe a manovre assurde solo per rimetterci in moto. Un chiaro segnale che la legge sta lavorando per noi, proteggendo la nostra libertà di movimento e il diritto di proprietà di ogni individuo. Un ottimo cambiamento per la maggior parte di noi, e con buona pace di chi non ha rispettato queste regole basilari del rispetto per gli altri.

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