Una vecchia moneta dimenticata in un cassetto può oggi essere un piccolo tesoro. Ecco la storia della moneta da 500 lire che vale 35.000 euro.
La storia della numismatica è piena di piccoli tesori dispersi in chissà qualche cantina o cassetto e recuperato dopo anni. Il segreto è riconoscere l’oggetto giusto e il suo valore per poi venderlo a una persona che lo condivide. Ecco come una moneta da 500 lire diventa un tesoro da 35.000 euro.
Le vecchie monete attirano orde di collezionisti disposti a pagare cifre folli pur di mettere le mani su un pezzo raro, o ancora meglio unico, da esibire in casa propria davanti ad altri collezionisti. In passato ci sono state tante monete che sono stata coniate in tiratura limitata tanto da diventare estremamente rare in seguito. Di base il prezzo di una moneta storica, così come ogni altro oggetto da collezione, varia su due fattori: quanto quell’articolo è desiderato da qualcun altro e quanto raro è quell’articolo, ovvero quante copie identiche ci sono in circolazione.
Nel caso delle monete da 500 lire italiane, una valuta che è rimasta in vigore in varie forme dal 1861 al 2002, ci possono essere milioni di pezzi diversi, ma alcuni sono molto più rari di altre. Esistono ad esempio le monete coniate in tiratura limitata in caso di eventi speciali che sono molto bramate proprio perché ne esistono poche copie. Casi ancora più rari sono quelli di monete rilasciate ufficialmente e poi ritirare a causa di errori nel conio. Queste monete sono davvero rare perché molto bassa è la possibilità che ne sia sfuggita qualcuna al controllo della Zecca di Stato.
Oggi andiamo a parlare di una moneta molto particolare, considerata la moneta da 500 lire più rara in circolazione. Tra i collezionisti viene chiamata 500 lire Caravelle coniata nel 1957 e regolarmente in circolo. La moneta ha la particolarità di avere stampato sul lato destro un veliero, appunto una delle tre Caravelle di Cristoforo Colombo, da cui il nome.
Se in fior di conio, ovvero nel suo stato di conservazione migliore possibile, può valere sul mercato del collezionismo fino a 12.000 euro. Questa cifra va poi mano a mano ad abbassarsi allo scendere della qualità di conservazione.
La moneta ha tuttavia una versione di prova coniata all’inizio del 1957 che ha un valore ancora più alto sul mercato. Questo perché coincidono in questa moneta 3 fattori fondamentali che l’hanno resa una specie di leggenda nel mondo del collezionismo: è una versione di prova, esteticamente molto bella e con un errore di conio ad impreziosire.
Tra i collezionisti questa moneta prende il nome di 500 lire Caravelle “Controvento”. Il motivo di questo soprannome è un errore di conio nella versione di prova della normale Caravelle di cui ci si è accorti soltanto in seguito. Le bandiere della caravella riportata sulla moneta erano state stampate in direzione contraria rispetto alle vele della stessa.
Questo errore è stato notato soltanto dopo che la prima partita di monete aveva già lasciato la Zecca e tutte le monete possibilmente rintracciabili sono state recuperate e ritirate. Il motivo per cui una Fior di Conio di questa specifica moneta ha raggiunto il prezzo di mercato di 35.000 euro è che di questa moneta si trovano pochissimi pezzi che gli estimatori sono pronti a follie per avere.
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