Mutuo o affitto? Questo il dilemma. Tuttavia secondo gli esperti non ci sono dubbi. Vediamo allora cosa conviene fare.
Visti gli attuali rialzi, nel 2023 conviene ancora comprare una casa o è meglio restare in affitto? Vediamo insieme cosa dicono gli esperti del settore.
Le rate del mutuo – specialmente dei mutui a tasso variabile – sono diventate davvero ingestibili a causa dei continui rialzi dei tassi di interesse voluti dalla Banca Centrale europea. E gli aumenti non sono ancora finiti: è stato stimato che i tassi continueranno a salire almeno fino a settembre. Secondo gli ultimi calcoli, da gennaio 2022 ad oggi, le rate dei mutui a tasso variabile sono aumentate in media di 275 euro. La situazione non va meglio nemmeno per chi riesce ad ottenere un mutuo a tasso fisso: soluzione che, ad oggi, le banche concedono sempre meno.
Molti giovani preferiscono allora restare in affitto e rimandare a tempi migliori l’acquisto di una casa. Ma conviene? Anche i prezzi degli affitti sono aumentati e di molto specialmente in città come Milano, Roma, Napoli, Firenze. Non solo: è sempre più difficile trovare proprietari disposti ad affittare gli immobili per periodi lunghi, i classici contratti 4+4. Infatti ormai è molto più vantaggioso lanciarsi nel mercato degli affitti brevi ai turisti. Quindi, nel 2023, cosa conviene fare: comprare o restare in affitto?
Affitto o mutuo? Ecco la verità
Entrambe le opzioni presentano pro e contro. Un mutuo è un impegno per la vita ma alla fine si è proprietari di ciò che si paga. L’affitto è molto meno impegnativo ma sono soldi buttati via perché alla fine non ci resta in mano nulla. Cosa è meglio fare in questo periodo di rialzi?
Gli esperti non hanno dubbi: continua ad essere più conveniente comprare. Infatti, nonostante il rialzo dei tassi, la rata di un mutuo conviene rispetto all’affitto dello stesso immobile. È stato condotto uno studio in tre città: Milano, Roma e Napoli. Le prime due sono le città in cui gli immobili costano di più in Italia, mentre Napoli nell’ultimo anno ha visto aumenti importanti. Lo studio ha preso in considerazione mutui della durata di 25 e 30 anni, che rappresentano quasi il 70% dei finanziamenti richiesti dai giovani sotto i 36 anni. È stato calcolato che la rata del mutuo costa circa il 24% in meno rispetto al canone di affitto per lo stesso immobile.
Partiamo da Milano dove vanno per la maggiore i bilocali di 50/60 mq. Il costo per un’abitazione così, in zone non troppo centrali ma nemmeno periferiche, è di circa 300mila euro. Se si accende un mutuo a copertura dell’80% la rata sarà di 1207 euro al mese per 25 anni o di 1071 euro al mese per 30 anni. Se, invece, si affitta lo stesso immobile, il canone mensile sarà di 1300 euro.
Passiamo a Roma dove un bilocale costa in media 280mila euro. Le rate del mutuo saranno 1127 euro per 25 anni o 999 euro per 30 anni. L’affitto, invece, 1200 euro al mese. Infine a Napoli un bilocale si aggira sui 180mila euro. Accendendo un mutuo di 25 anni la rata mensile sarà di 725 euro, se il mutuo avrà una durata trentennale la rata scenderà a 642 euro. Per lo stesso immobile l’affitto sarebbe di 840 euro al mese.