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Pensioni: arriva quella a 61 anni, rivoluzione senza prededenti | Come averla

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Floriana Vitiello

In merito alle pensioni molti non sanno che è possibile ritirarsi a 61 anni: è una grande opportunità per questi lavoratori.

Per andare in pensione a 61 anni di età è necessario essere in possesso di determinati requisiti e appartenere ad una specifica categoria di lavoratori.

pensione a 61 anni: quali lavoratori
Lavoro usurante – Ilovetrading.it

L’attuale riforma pensionistica prevede il pensionamento al raggiungimento di 67 anni di età con 20 anni di versamenti contributivi. Tuttavia, per alcune categorie di lavoratori svantaggiate, la legge prevede delle misure di pensionamento anticipate.

Una di queste permette di andare in pensione a 61 anni e sette mesi di età. Stiamo parlando di quota 97,6.

Pensione a 61 anni: l’opportunità che strizza l’occhio ai lavoratori notturni

Alcuni lavori sono più usuranti e faticosi di altri per questo motivo la legge italiana prevede delle specifiche tutele in favore di questa categoria di contribuenti. In particolare, per i lavoratori che svolgono un lavoro notturno è possibile accedere alla pensione anticipata al raggiungimento di 61 anni e 7 mesi di età.

pensione a 61 anni: ecco come
Pensione a 61 anni – Ilovetrading.it

La misura di pensionamento anticipato è conosciuta con il nome di quota 97,6 ed è indirizzata in favore dei lavoratori che svolgono un’attività nella fascia oraria che va dalla mezzanotte alle cinque del mattino.

Per accedere alla pensione per lavoratori notturni è necessario che il diretto interessato dimostra l’istituto previdenziale di essere in possesso dei requisiti previsti dalla normativa. In pratica, è compito del lavoratore dimostrare di aver svolto l’attività lavorativa notturna.

In particolare, è necessario che il lavoro notturno sia stato svolto per almeno sei ore al giorno nell’intervallo orario sopracitato. È inoltre opportuno che questo orario di lavoro sia stato rispettato per la maggior parte delle annualità di lavoro.

È prevista una alternativa per coloro che non lavorano esattamente nella fascia oraria di cui sopra, ma che svolgono attività lavorativa per almeno tre ore al giorno nella suddetta fascia.

È, poi, necessario che il lavoratore abbia svolto la suddetta attività lavorativa per almeno sette anni negli ultimi dieci di carriera o, in alternativa, per metà degli anni di lavoro.

Per poter accedere a quota 97,6 è necessario avere 61,7 anni di età e aver versato almeno 35 anni di contributi. In questo modo, la somma dei due valori sarà pari a 97,6.

Tuttavia, è opportuno ricordare che quando si svolge il lavoro notturno la quota e quindi l’età anagrafica i contributi variano in base al numero di notti di lavoro svolto ogni anno.

Coloro che svolgono almeno 78 giorni di lavoro notturno all’anno possono accedere alla pensione anticipata a 61 anni e 7 mesi con almeno 35 anni di contributi. I lavoratori che, invece, svolgono da 72 a 77 giorni di lavoro notturno all’anno devono raggiungere almeno 62 anni e sette mesi di età e aver versato 35 anni di contributi.

Infine, per i lavoratori che svolgono da 64 a 71 giorni di lavoro notturno all’anno è possibile accedere alla pensione anticipata a 63 anni e 7 mesi di età con lo stesso versamento contributivo.

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