C’è un’operazione in Posta che oggi a farla si rischia una denuncia, scopriamo per quale motivo.
Quando si va alla posta ci sono infinite operazioni che possiamo fare, una di queste è quella di ritirare la pensione di qualcun altro, di solito un genitori anziano impossibilitato a muoversi. Fino a qui è tutto nella norma, ma cosa succede se si ritira la pensione di una persona deceduta senza avvisare l’INPS.
Questo è un comportamento è legale? Di fatto quando muore un familiare che percepiva una pensione dall’INPS è obbligatorio andare a comunicare il decesso all’ente previdenziale e poi restituire le somme indebitamente percepite.
Chi non fa questo, potrebbe incorrere in una accusa per truffa o frode ai danni dello Stato. Ma quando è possibile riconoscere che le somme versate dall’ente previdenziale ad una persona deceduta sono indebitamente percepite? Andiamo a scoprirlo.
Una persona che possiede una delega per ritirare la pensione versata sul conto della Posta, per conto di un familiare, genitore o fratello può tranquillamente farlo. Ma nel momento in cui il familiare muore e l’INPS continua a versare i soldi dell’assegno sul conto del deceduto che cosa succede?
La pensione deve essere restituita quando un pensionato muore, si devono restituire solo le mensilità percepite il mese dopo la morte del pensionato. Per quanto riguarda la pensione relativa al mese del decesso non deve essere restituita questa, anche se di fatto questa viene versata sul conto in posta dopo la data di morte.
È obbligatorio da parte degli eredi informare quanto prima l’INPS del decesso, in modo che questa non abbia più da erogare la pensione in favore del defunto. Ma quali di queste azioni può mettere la persone in condizione di ricevere una denuncia? Chi continua di fatto a ritirare la pensione del defunto in Posta o in banca senza rendere partecipe l’ente provvidenziale commette fondamentalmente un atto illegale.
Questo si può qualificare come truffa o anche frode allo Stato. Chi commette questo tipo di reato, oltre alle pene deve poi restituire all’INPS le somme percepite in modo indebito con gli interessi e anche le eventuali sanzioni amministrative.
Per evitare quindi di commettere un gesto illegale occorre per forza comunicare in modo tempestivo il decesso del pensionato, inviando una copia del certificato di morte. Fino a che non si ha la certezza di poter fare di meglio allora non bisogna ritirare la pensione della persona morta dal suo conto corrente postale o bancario. Chi svolge questo tipo di operazione dovrebbe avere di fatto la sicurezza di accedere ai soldi senza infrangere in alcun modo la legge.
Ci sono molte truffe oggi ai danni dell’INPS ma non soltanto. Per esempio c’è la nuova truffa dell’assegno circolare, oppure quella legata alle bollette dell’energia che è in grado di letteralmente svuotare il conto in banca.
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