Flavio Briatore ancora al centro della bufera. Le sue ultime parole hanno alzato un grosso polverone. Ecco cosa ha detto.
Non riesce proprio a contenersi Flavio Briatore, le cui uscite finiscono spesso al centro di polemiche e dibattiti. L’imprenditore infatti, ospite in una famosa trasmissione, ha dichiarato che non esistono persone che guadagnano 300 euro al mese. Vediamo cosa è accaduto.
Ancora una volta le parole di Flavio Briatore fanno discutere molto. L’imprenditore, che spesso si è esposto sulle misure economiche del governo, ha detto la sua sullo stipendio degli italiani. Le sue dichiarazioni però non sono state affatto gradite in quanto in molti ritengono che lui non abbia proprio contezza di quello che succede nel mondo del lavoro precario. “Chi guadagna 300 euro al mese non esiste”, dice a Dritto e rovescio: ma ecco che si scatena la bufera.
“Chi guadagna 300 euro al mese non esiste, sono attori”: le parole di Flavio Briatore scatenano il caos
Il suo astio nei confronti dei precettori del reddito di cittadinanza, poi le sue parole contro le misure anti-Covid che avrebbero, a parer suo bloccato l’economia italiana: insomma delle uscite infelici di Flavio Briatore, spesso eclatanti, se ne è sentito tanto parlare in questi anni.
Il mondo del precariato esiste eccome, e gli stipendi bassi con esso. Flavio Briatore ha detto qualcosa di eclatante nell’affermare che non esistono persone che guadagnano poco. Al programma di Paolo De Debbio in particolare, dopo aver commentato una manifestazione contro la precarietà organizzata da Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha sbottato. “Gente che guadagna 300 euro al mese non esiste più. Credo che questi siano degli attori e gli fanno dire delle cose che non esistono più”, riferendosi agli intervistati che lamentavano impieghi precari e stipendi bassi.
Nel sostenere le sue ragioni l‘imprenditore ha successivamente affermato: “Ti faccio un esempio: noi, come gruppo abbiamo la manodopera più fidelizzata del mondo. Non ho mai visto qualcuno che chiede 600 euro al mese. In Italia non abbiamo molta roba, ma noi al Twiga di Forte dei Marmi che ha circa 150 dipendenti il salario minimo è 1850/2000 euro. Da Crazy Pizza sono anche lì 1850/2000 euro, non c’è nessuno a 600 euro al mese”.
Parole che mostrano chiaramente come l’imprenditore non sia consapevole di quale sia la realtà al di fuori delle proprie attività e che giustamente hanno fatto indignare i lavoratori che sono costretti ad accettare salari da fame pur di portare a casa qualche guadagno. Beh a questo punto non ci resta che mandare tutti i curriculum a Flavio Briatore!