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Se hai i pannelli fotovoltaici hai fatto bingo: guadagni 2 volte | Svolta epocale

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Lorenzo Sarno

Possiedi dei pannelli fotovoltaici? Potresti aver fatto jackpot: sarà presto possibile guadagnarci sopra. Ecco come.

L’Italia non è esattamente in una buona situazione di produzione energetica, producendo solo il 22,5% dell’energia che consuma (ben sotto la media europea del 39,5%). Secondo l’Enea in Italia abbiamo meno di 25 GW di impianti rinnovabili, e ne serviranno almeno altri 70 entro il 2030 e 350 entro il 2050 per raggiungere l’obiettivo del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima.

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Hai dei pannelli fotovoltaici? Potrai presto guadagnarci – ILoveTrading

Un fotovoltaico che produce 280 GW coprirebbe i consumi di gas necessari oggi alla produzione di energia elettrica, e in termini di volume equivalgono a un’area di 3250 km², l’1% del territorio nazionale.

Da qui la decisione: a partire dal 2024 cesserà lo Scambio sul Posto, contratto che lega il gestore di servizi energetici ai detentori di impianti fotovoltaici per autoconsumo, che siano a uso residenziale o PMI. Questo permetterà di reimmettere nella rete l’energia green in surplus prodotta, ottenendo un rimborso da parte del GSE.

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L’utente verrà pagato circa 16 centesimi per KW immesso. Il valore del gettone varia in base alle fluttuazioni del mercato dell’energia, quindi il contratto risulta particolarmente conveniente. Anche i rimborsi sono stati interessanti con i costi della luce raddoppiati rispetto all’ultimo anno.

Lo stop allo Scambio sul Posto ha diffuso il timore che il fotovoltaico possa non convenire più, ma l’esperto di energie rinnovabili Daniele Ludicone, CEO di Fotovoltaico Semplice, ci tiene a fare chiarezza: “Al posto dello Scambio sul Posto, GSE proporrà il Ritiro Dedicato che, per quanto interessante, è anche 2/3 meno remunerativo della soluzione precedente. Importante precisare che questo non influirà sulla convenienza degli impianti in se, che sono per loro natura studiati per la massima efficienza produttiva. Semplicemente servirà qualche mese in più per rientrare nell’investimento.”

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Potrebbe volerci di più rispetto a prima, ma gli incentivi varranno il prezzo – ILoveTrading

“Un’alternativa interessante all’orizzonte è legarsi per il surplus energetico alle CER“, continua Ludicone. “Allo stato attuale, la reimmissione di energia potrebbe molto conveniente”.

Secondo la bozza del decreto Mase ci saranno incentivi per gli impianti sotto o pari a 200 Kw, con un fisso di 80€/MWh e una tariffa premio per un massimo di 120€/MWh (legata alla posizione geografica: 4€/MWh per le Regioni del centro e 10€/MWh per quelle del Nord).

La transizione green del paese dipende dalle comunità energetiche, che hanno un potenziale di 7GW entro il 2030. “Si consiglia comunque di non attendere l’avvio del CER e ottenere il prima possibile un impianto fotovoltaico, permettendo di godersi gli attuali vantaggi dello Scambio sul Posto e, eventualmente, aderire alle CER quando il Decreto sarà operativo”, conclude Ludicone. “Ciò che serve in Italia è una visione legislativa green di ampio respiro come in Spagna. Le continue modifiche in corso d’opera del Superbonus, che al momento risulta pressoché inutilizzabile per i rigidi paletti d’accesso, scoraggiano la gente dall’abbracciare l’energia green”. Speriamo che i nuovi cambiamenti cambieranno la cosa in positivo.

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