L’uso del cellulare alla guida è già un comportamento molto pericoloso è penalizzato. Con le nuove regole sarà ancora peggio.
Tutti sanno quanto sia pericoloso distrarsi in auto. Guidare mentre si guarda un messaggio sul telefono o si è in chiamata è uno dei modi più certi per fare un incidente stradale. Questo comportamento è già penalizzato dalla legge, ma adesso le pene si inaspriscono.
Si attendeva da tempo una nuova riforma del Codice della Strada ad opera del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti indirizzata verso un ulteriore inasprimento delle pene per i reati e i comportamenti scorretti sulla strada. Uno dei problemi più pressanti sulle strade italiane, che nonostante i vari avvisi e continua a mietere vittima è quello dei guidatori che utilizzano il cellulare. Secondo il Codice della Strada mentre si è alla guida di un veicolo non è consentito utilizzare apparecchi elettronici quali cellulari, tablet, pc o altre similari.
Qualcuno che viene sorpreso ad utilizzare un apparecchio del genere alla guida viene punito con una sanzione amministrativa che può andare da 166 a 660 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente. Questa sanzione è un aumento rispetto alla precedente ed è entrata in vigore a partire dall’8 marzo 2023 dopo l’approvazione della riforma a inizio anno. In generale questa riforma ha inasprito tutte le pene per le violazioni del Codice della Strada. Nel peggiore dei casi si vede applicato l’ergastolo per gravi infrazioni, ad esempio per un incidente causato dalla guida in stato di ebbrezza, oppure per violazioni ripetute.
Le modifiche di Salvini al Codice della Strada
Una modifica importante che il ministro dei Trasporti Matteo Salvini intende apportare alle regole stradali riguarda il sistema di recupero dei punti della patente. In particolare il ministro pensa che tale sistema sia troppo permissivo per chi commette delle infrazioni e che si debba ritornare alla vecchia regola del recupero di 2 punti ogni 2 anni o addirittura inasprirlo ancora di più con un recupero più lento dei punti persi per reati gravi. Nonostante i molti incidenti che ancora accadono sulla strada italiane, infatti, risulta che il 98% degli automobilisti italiani è attualmente al massimo di 20 punti sulla patente.
Saranno introdotti inoltre crediti formativi per chi frequenta corsi di guida sicura e sicurezza stradale, e sarà richiesto un minimo di 12 ore di guida per avere la patente. Ci sarà inoltre una revisione totale degli autovelox in tutta Italia, uniformando il loro funzionamento in modo che non ci siano controversie di alcun tipo.
Altre novità dalla riforma
La riforma di Salvini sul Codice della Strada si basa quasi esclusivamente sull’inasprimento delle pene per i reati stradali. Multe più alte per chi parcheggia in maniera scorretta, per i sorpassi quando non consentito e in generale per qualsiasi comportamento pericoloso.
Questa idea di utilizzare le pene amministrative come deterrente per evitare problemi sulle strade potrebbe essere la strada giusta da seguire. Dovremo aspettare che la riforma entri pienamente in circolo perché si veda qualche risultato e capire se l’intuizione del ministro Salvini sia giusta o sbagliata.