I tatuaggi sono una forma d’espressione che non è gradita per alcuni mestieri: questi sono i lavori dove è impossibile averne.
A non avere un tatuaggio in tempi moderni sono rimasti in pochi. Quasi tutti hanno voluto immortalare sulla propria pelle un particolare momento della loro vita oppure, più semplicemente, si sono voluti far incidere addosso un disegno solo perché gli piaceva. Ognuno ha senza dubbio le proprie motivazioni. Tuttavia, bisogna anche ricordare che esistono alcuni lavori che non si possono fare se si hanno i tatuaggi.
Questo è uno dei motivi per cui molte persone hanno deciso di non tatuarsi, a spingere verso questa scelta c’è il timore di essere scartati in determinate professioni. Qualcuno potrebbe pensare che si tratti di discriminazione, quando in realtà è possibile comprendere i motivi per i quali è stata adottata una politica apparentemente severa.
Per quanto sia giusto sostenere che un qualsiasi lavoratore dovrebbe essere assunto in base a quelle che sono le sue competenze, esistono delle motivazioni ben precise per cui in alcune professioni esiste il divieto di avere tatuaggi. Se ne avete rischiate di essere esclusi dai concorsi.
Chi vuole entrare nelle forze armate ed è tatuato rischia di rimanere escluso. Innanzitutto è bene tenere in considerazione che un solo tatuaggio, purché piccolo e in un punto del corpo che non sia particolarmente vistoso, non è di per sé motivo di scarto in un qualsiasi contesto lavorativo.
Lo sarà sicuramente se il tatuaggio in questione verrà giudicato in qualche modo osceno: in quel caso è proibito averne. Uno dei primi requisiti per chi vuole far parte dei Carabinieri, della Polizia o dei militari deve avere, è il decoro. Ma non si tratta solo di una questione di divisa, le motivazioni sono anche altre.
Avere tatuaggi particolarmente vistosi potrebbe infatti anche rendere riconoscibile l’agente in questione, cosa che rischia di minacciare la sua incolumità. Inoltre sono vietati tutti i tatuaggi con riferimenti discriminatori (sessuali, razzisti e religiosi). Anche uno solo di questi porta alla matematica esclusione.
Per tutti gli altri mestieri, l’assunzione di una persona tatuata è a discrezione del datore di lavoro. Non esistono infatti normative italiane o europee che vietino a prescindere i tatuaggi sul luogo di lavoro. Perché alla base di tutto vige ancora la libertà d’espressione.
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