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Multe e cartelle esattoriali, dal prossimo mese sono guai: non sfuggirà più nessuno

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Riccardo Magliano

Il mondo della pubblica amministrazione si sposta sempre più sul digitale. Per multe e cartelle fiscali a luglio dovremo tutti cambiare.

A luglio comincia l’accelerazioni sulla transizione digitale delle pratiche della pubblica amministrazione. Questa ha già uno strumento molto utile a questo scopo che è la PEC, ma non tutti in Italia la usano. Presto i cittadini potrebbero essere quasi costretti ad averne una.

Multe e cartelle esattoriali, dal prossimo mese sono guai: non sfuggirà più nessuno
A luglio il servizio PEC diventerà imperdibile e quasi obbligatorio per tutti – ANSA – ilovetrading.it

La transizione digitale della pubblica amministrazione sta andando avanti a ritmo spedito. Con un forte scatto in avanti dovuto alla pandemia e alla necessità per molti di confrontarsi con nuovi metodi di collegamento tra il cittadino e la PA, i sistemi di burocrazia digitale sono stati sempre più utilizzati e stanno continuando ad essere innovati dagli organi statali. Una delle maggiori innovazioni recenti che ha permesso alla Pubblica Amministrazione di comunicare più velocemente con i cittadini è l’indirizzo PEC: Posta Elettronica Certificata. Si tratta di indirizzi email certificati e sicuri che si pongono come contraltare digitale delle lettere raccomandate. Un ottimo strumento che velocizza le pratiche burocratiche dei cittadini, ma che non tutti utilizzano.

A partire da luglio 2023 molti che non hanno ancora un indirizzo PEC potrebbero essere quasi costretti a prenderne uno. Il 6 luglio 2023 sarà resi operativo l’Indice Nazionale dei Domicili digitali, o INAD, un database con tutti gli indirizzi PEC in Italia che permetterà alla Pubblica Amministrazione di raggiungere più facilmente i cittadini. Con questo indice operativo sarà più veloce per la PA inviare comunicazioni semplici ai cittadini come multe, cartelle esattoriali e atti giudiziari o alcuni documenti ufficiali. Questo metodo di comunicazione tra PA e cittadini sarà molto più rapido e preciso che non l’ormai datata posta raccomandata.

Perché tutti dovrebbero volere una PEC da luglio

La PEC non diventa obbligatoria a partire da luglio 2023, ma il nuovo servizio è talmente tanto superiore a quello precedente che soltanto chi non ha un computer o un cellulare a casa potrebbe ritenere di non averne bisogno. Comunicando tramite PEC si potranno evitare errori nella consegna delle raccomandate, la necessità di andare allo sportello postale, magari con la fila. L’utilizzo esclusivo della PEC permette di fare ogni operazione da casa.

Considerando quanto fastidioso sia dover andare ogni volta presso un ufficio postale per pagare una multa o fare altre pratiche burocratiche l’utilizzo della PEC è consigliabile sotto tutti i punti di vista. Se fino ad ora c’era la possibilità di non prendere un proprio indirizzo di posta elettronica e accontentarsi della posta raccomandata, adesso i vantaggi sono troppi per stare con le mani in mano.

Multe e cartelle esattoriali, dal prossimo mese sono guai: non sfuggirà più nessuno
Presentata nel 2010 per la prima volta, la PEC è il più grande passo avanti per la digitalizzazione della burocrazia – ANSA – ilovetrading.it

Come si richiede un indirizzo PEC

Per avere un indirizzo PEC è necessario rivolgersi a uno dei servizi online che si occupano di posta elettronica certificata. Tra i tanti il più conosciuto è senz’altro Aruba. In seguito sarà necessario registrarsi per l’INAD seguendo le procedure sul sito domiciliodigitale.gov.it.

Si accede alla piattaforma tramite SPID, CNS o CIE e da questo punto si può completare il form ministeriale inserendo il proprio indirizzo PEC a cui verranno inviate tutte le notifiche e i documenti.

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