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Legge 104: panico per i controlli, verificano ogni cosa e dovrai restituire i soldi, come funziona e cosa cambia

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Samanta Airoldi

Si intensificano i controlli relativi ai permessi della legge 104. Massima attenzione a ciò che vi indichiamo o perderete tutto.

La legge 104 del 1992 è stata introdotta per migliorare la qualità della vita di persone affette da disabilità o invalidità grave. Diverse agevolazioni sono previste anche per i familiari che li assistono ma basta davvero poco per perdere tutto. Vediamo insieme cosa non bisogna assolutamente fare.

Permessi legge 104
La legge 104 dà diritto a una serie di agevolazioni/ Ilovetrading.it

La legge 104 dà la possibilità ad un lavoratore dipendente- sia del settore privato sia del settore pubblico- di fruire ogni mese di 3 giorni di permesso retribuiti per se stesso o per assistere un familiare disabile o con invalidità grave. Per beneficiare delle agevolazioni riconosciute dalla legge 104, l’invalidità deve essere pari o superiore al 74%.

Non è sufficiente la certificazione dei medici curanti: l’invalidità deve essere accertata da un’apposita commissione dell’ Asl e da un medico dell’Inps. Un lavoratore può chiedere tre giorni al mese di permesso per assistere il marito o la moglie, un figlio, i genitori, un fratello o una sorella o un altro familiare purché sia entro il terzo grado di parentela.

Legge 104: così puoi perdere tutti i permessi

Oltre a tre giorni di permesso ogni mese, un lavoratore può ottenere anche fino a due anni di congedo retribuito. Ma non solo: il dipendente che fruisce della 104 per assistere un familiare non può essere trasferito in un’altra sede senza il suo consenso. Sono previste inoltre diverse agevolazioni anche fiscali e sull’acquisto di elettrodomestici.

Legge 104, come funziona
Si intensificano i controlli relativi alla legge 104/ Ilovetrading.it

Nell’ultimo periodo si sono intensificati i controlli per appurare che, chi beneficia dei permessi con la 104, ne faccia un uso appropriato. La normativa non obbliga il dipendente a stare tutto il giorno chiuso in casa con la persona che assiste. Può, naturalmente, prendersi delle piccole pause per riposare e può anche uscire ma le uscite devono essere funzionali alle necessità dell’assistito. Per fare un esempio: potrà andare a fare la spesa, ad acquistare i farmaci o a pagare le bollette al posto del familiare invalido. Non potrà andare a fare una gita fuoriporta o in palestra o dal parrucchiere lasciando il disabile solo a casa.

Se i controlli scoprissero una cosa simile si tratterebbe di truffa e, pertanto, si perderebbe immediatamente il diritto di fruire della legge 104 e si dovrebbero restituire le cifre indebitamente godute.  Un’altra cosa che molti non sanno è che un lavoratore che ha la 104 deve necessariamente utilizzare i giorni di permesso in quel mese in quanto se non li utilizza non potrà più recuperarli e andranno persi. Ma non solo: potrebbe anche passare dei guai. Infatti se si appurasse che, il mancato utilizzo dei giorni di permesso ha provocato un peggioramento della qualità della vita della persona invalida che deve essere assistita, anche in questo caso potrebbe perdere tutti i diritti e le agevolazioni previste dalla legge.

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