Cambiano le imposte sui redditi, il Governo trova una soluzione che fa felice i contribuenti, ecco tutte le ultime novità.
Da tempo se ne discute ed ora finalmente la novità potrebbe ben presto vedere la luce. Lo scorso 20 giugno infatti è stata inserita tra gli emendamenti alla legge delega sulla riforma fiscale approvati in Commissione Finanze alla Camera; un passo avanti verso la concretizzazione, allo scopo di semplificare la vita di milioni di persone.
L’ambito di riferimento è tra i più ‘temuti’ dai contribuenti ovvero le imposte sui redditi e, nella fattispecie, l’attenzione è rivolta al secondo acconto, quello che si è tenuti a versare entro la fine del mese di novembre.
Tasse, la nuova proposta per il pagamento di novembre: semplifica la vita a molti
Ebbene l’obiettivo di questa ‘mini riforma’ sarebbe quello che consentirne il pagamento a rate spalmando cioè su un certo numero di mensilità il versamento, da parte dei titolari di partita Iva, del secondo acconto IRPEF che al momento deve essere pagato in un’unica soluzione. In tal modo il carico fiscale verrebbe, per milioni di lavoratori autonomi, distribuito più equamente nell’arco dei mesi successivi a giugno.
Questa novità interesserebbe peraltro anche le imprese e tutte le partite Iva che applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA). Di possibilità di rateizzare il secondo acconto delle imposte sui redditi se ne parla sin da metà agosto 2020: allora fu il deputato Alberto Gusmeroli ad annunciarlo ed oggi lo stesso Gusmeroli è Relatore della legge delega sulla riforma fiscale, puntando quindi a concretizzare questa novità dopo un articolato iter parlamentare.
Diverse sono state infatti le proposte fatte nell’arco degli ultimi anni ma nessuna ha trovato sviluppi concreti; ora però le cose sono cambiate dal momento che la proposta è presente negli emendamenti ad integrazione del nuovo DL studiato per dar forma ad una vera e propria rivoluzione del sistema fiscale.
I vantaggi della rateizzazione della tassa
L’emendamento in questione è stato approvato il 20 giugno e prevede l’avvio di un “meccanismo di progressiva introduzione della periodicità mensile degli acconti e dei saldi”, nonché della possibilità di ridurre la ritenuta d’acconto per i lavoratori autonomi, il tutto senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica.
Pur non parlando espressamente di rateizzazione del secondo acconto, la finalità ultima dell’emendamento è proprio quella. Sono in molti a ritenere che rateizzare renderebbe più sostenibile il debito fiscale mettendo molti contribuenti che a novembre si trovano in difficoltà nella condizione di poter pagare le imposte con maggior serenità.