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Imposta sul reddito: ultime novità sulla maxi proroga ma non mancano i problemi | Attenzione

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Giuseppe F.

Ci sono un bel po’ di novità sulla proroga riguardante l’imposta sul reddito: la scadenza del saldo è vicina e molte categorie sono imbufalite!

Tutti se l’aspettavano e, alla fine, è arriva, come succede quasi ogni anno. Ecco dunque la proroga della scadenza di versamento delle imposte sul reddito IRPEF, IRES e IRAP e quelle sostitutive, come l’imposta dovuta dai forfettari e contribuenti in regime di vantaggio. Bisogna insomma pagare il saldo 2022 e il primo acconto 2023.

Imposta sul reddito: proroga
Commercialisti arrabbiati per la proroga dell’imposta sul reddito – ilovetrading.it

Coloro che dovranno presentare o hanno presentato la dichiarazione dei redditi 2023 (con anno d’imposta 2022) mediante Modello Redditi o con 730 senza sostituto d’imposta, le scadenze ordinarie per pagare le imposte sul reddito sono già note. Il 30 giugno si paga il saldo 2022 con il primo acconto 2023. Il 30 novembre, invece, bisogna pagare per il secondo o unico acconto 2023.

Fa già discutere il fatto che non sia arrivata nessuna proroga (almeno per il momento) per il secondo o unico acconto 2023. La data finale, cioè quella di scadenza, resta fissa al 30 novembre del 2023. E non è detto che arriveranno novità.

Proroga imposta sul reddito: cosa succede?

Riguardo alla proroga sull’imposta sul reddito, c’è anche da segnalare il disappunto dei commercialisti. I professionisti dei calcoli fiscali credono infatti che la proroga funzioni poco. Lo slittamento, infatti, non dà la possibilità a tutti di pagare con i trenta giorni di ritardo applicando la maggiorazione dello 0,40%. Ed è un dato che provoca scontentezza.

Proroga sull'Imposta sul reddito
Ai commercialisti non piacciono le ultime novità sulla maxi proroga – ilovetrading.it

Il Ministero dell’Economie e Finanze, attraverso il comunicato stampa n. 98 del 14 giugno 2023, ha rivelato le date per proroga per il versamento delle imposte sul reddito, con scadenza il 30 giugno. Di fatto, però, il MEF ha lasciato inalterata quella del 31 luglio. Allora: saldo 2022 e primo acconto 2023 si pagheranno entro il 20 luglio 2023 invece che il 30 giugno. Oppure entro il 31 luglio 2023 con la maggiorazione dello 0,40%.

Attenzione, la proroga non interessa tutti i contribuenti ma solo quelli soggetti ad ISA (indici sintetici di affidabilità), le partite IVA in regime di vantaggio e forfettario e i soggetti che partecipano a società, associazioni e imprese soggetti ad ISA. Per tutti gli altri contribuenti, quindi, le scadenze restano inalterate. Cioè, 30 giugno ovvero 31 luglio con maggiorazione dello 0,40%.

Ecco cosa ne pensano i commercialisti, che hanno risposto all’annuncio del MEF con questo comunicato stampa: “Stabilire la proroga al 20 luglio, senza prevedere il conseguente scivolamento di trenta giorni della scadenza con maggiorazione non porta alcun beneficio operativo ai colleghi, i quali, vivono questo provvedimento come una beffa“.

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