Netflix è diventato uno dei servizi di streaming più popolari al mondo, offrendo ai suoi clienti una vasta gamma di serie TV, film e documentari.
In mezzo alla grande scelta di proposte cinema e convenienza, ci sono alcune preoccupazioni riguardo alle tariffe del servizio. In particolare, l’azienda non sembra essere abbastanza trasparente riguardo alle sue tariffe, il che può portare a scarsa comprensione e insoddisfazione da parte dei suoi clienti.
Il principale problema riguardo alla mancanza di trasparenza nelle tariffe di Netflix riguarda la confusione tra piani di abbonamento e costi. Il servizio offre difatti una vasta gamma di piani di abbonamento, ma non spiega abbastanza chiaramente ciò che c’è incluso in ognuno di essi e ciò che i clienti possono aspettarsi di pagare. Molti consumatori si trovano quindi a pagare di più del necessario o a scegliere un piano che non soddisfa le loro esigenze specifiche.
Inoltre, Netflix ha aumentato le sue tariffe più volte negli ultimi anni, ma molte persone non sanno ancora quali piani offrono le migliori opzioni e il miglior valore. Ciò ha creato un senso di frustrazione presso i consumatori, che sentono che non hanno ricevuto la giusta quantità di informazioni riguardo alle tariffe.
L’inchiesta di Altroconsumo su Netflix
Altroconsumo ha analizzato la situazione per comprendere se il servizio streaming ormai presente in ogni casa, sia davvero trasparente riguardo a costi e abbonamenti. Il risultato non è confortante. Tra le proposte troviamo i pacchetti che riguardano gli abbonamenti alla piattaforma tra cui c’è il Basic, ovvero la formula economica di Netflix.
L’inghippo sta nella difficoltà a sottoscrivere questa soluzione economica, inoltre il sito fa capire che la formula base da 7,99 euro contiene pubblicità e per evitarla è necessario scegliere il pacchetto Standard al costo di 12,99 euro mensili. Per tali ragioni Netflix è stato segnalato alle Autorità Garanti della Concorrenza, la segnalazione è stata effettuata da Euroconsumers e Altroconsumo.
Per usufruire del servizio streaming per poter vedere film e altre tipologie di video sulla piattaforma digitale, gli utenti devono obbligatoriamente scegliere e pagare un abbonamento. Ogni proposta ha un prezzo differente a seconda delle opzioni indicate. Il vero problema è che il pacchetto abbonamento che conviene maggiormente è ben nascosto utilizzando la “scusa” della pubblicità ovvero offrendo un pacchetto dal costo più alto giustificando il prezzo con l’assenza di reclame.
La realtà, però è differente, gli utenti interessati a sottoscrivere un abbonamento senza pubblicità possono semplicemente applicare l’opzione a soli 2,50 euro in più rispetto all’abbonamento Standard con Ads al costo di soli 5,49 al mese. Quindi non è necessario pagare il pacchetto da 12,99 come previsto con abbonamento superiore. Se si scorre la sezione sottoscrizioni si può trovare un tasto che riporta alla lista dei piani: Vedi tutti i piani.
Qui dovrebbe portare alla visione di tutte le tipologie di abbonamenti, ma non è così. Cliccando sul tasto si può vedere solo una schermata che mostra una sola proposta di abbonamento. L’omissione delle informazioni spinge gli utenti a scegliere un pacchetto con un costo più alto del necessario senza sapere che il pacchetto Basic, senza pubblicità a 7,99 euro al mese quindi con un ribasso di ben 5 euro dal pacchetto Standard.