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Le ferie non godute entro il 30 giugno, si perdono o sono monetizzate? La risposta non è scontata

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Riccardo Magliano

Per molti lavoratori il periodo delle ferie è il più atteso dell’anno. Sull’argomento la Legge segna una data importante al 30 giugno. Per quale motivo?

Le ferie annuali dei lavoratori sono un diritto irrinunciabile che viene tutelato dalla legge italiana. Qualora le ferie, per qualsiasi motivo, non vengano godute, la situazione può complicarsi. Ecco perché è così importante la data del 30 luglio.

Le ferie non godute entro il 30 giugno, si perdono o sono monetizzate? La risposta non è scontata
Nel caso le ferie non vengano godute entro il 30 giugno ci possono essere dei problemi – ANSA – ilovetrading.it

Secondo il Codice Civile ogni lavoratore italiano ha diritto ad almeno 1 giorno di riposo a settimana e 4 settimane di ferie retribuite ogni anno. Di questo periodo di ferie almeno 2 settimane devono essere consecutive a richiesta del lavoratore e in concordanza con le necessità del datore di lavoro.

I giorni restanti possono invece essere richieste quando vuol il lavoratore, anche in questo caso possibilmente in concordanza con le necessità dell’impresa o azienda in cui lavora, ma sempre entro 18 mesi dalla fine del primo periodo di ferie. Al netto di questo, la Legge sottolinea anche come questo periodo di ferie remunerate non siano sostituibili con un rimborso monetario, a meno che non ci sia di mezzo un licenziamento.

Le ferie pagate sono considerate tanto importanti per il lavoratore che in caso di mancata possibilità di goderle nel corso dell’anno sono previste delle pene piuttosto severe contro il datore di lavoro. La tutela dei diritti del lavoratore è infatti considerata di primaria importanza per la Legge italiana e i periodi di ferie sono uno dei diritti più importanti.

Perché è importante la data del 30 giugno

Considerando che le 2 settimane di ferie non consecutive devono essere prese entro 18 mesi dalla fine delle ferie consecutive di 2 settimane, facendo i calcoli si vede che entro il 30 giungo 2023 devono essere godute tutte le ferie riferite all’anno 2021. Le ferie possono essere non godute per diverse ragioni. In alcuni casi può essere per colpa del datore di lavoro, che per avidità può non concedere le ferie pagate ai propri dipendenti, mentre in altri casi può essere il lavoratore stesso a rifiutare il periodo di ferie.

In entrambi i casi la responsabilità di garantire il periodo di ferie per legge al lavoratore spetta al datore di lavoro. Nel caso in cui le autorità dovessero scoprire che uno o più lavoratori non hanno goduto delle ferie che hanno per diritto possono scattare delle pesanti pene pecuniarie.

Le ferie non godute entro il 30 giugno, si perdono o sono monetizzate? La risposta non è scontata
Ogni lavoratore ha diritto a 4 settimane di ferie pagate ogni anno – ANSA – ilovetrading.it

Nello specifico le sanzioni in questo caso ammontano a:

  • da 120 a 720 euro per violazioni che riguardano fino a 5 lavoratori per un periodo massimo coincidente con l’anno solare;
  • da 480 a 1.800 euro per violazioni che riguardano più di 5 lavoratori per un periodo di 2 anni totali;
  • da 960 a 5.400 euro per violazioni che riguardano più di 10 lavoratori che si sono verificate per almeno 4 anni.

Le ferie del 2021

Nel caso dei datori di lavoro è bene quindi controllare che i propri lavoratori non abbiano delle ferie arretrate da godere per l’anno 2021. Dal punto di vista del lavoratore, invece, è bene sapere che le ferie non godute negli anni precedenti non sono perse per sempre. In una nota di ottobre 2006 il Ministero del Lavoro ha specificato che nel caso di periodi di ferie non goduti il lavoratore può goderle successivamente alla data di scadenza dei 18 mesi.

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