La scelta della facoltà universitaria dipende dalle proprie passioni ma anche dal lavoro che si spera di avere. Alcune però possono rendere più ricchi.
C’è chi distingue le facoltà sulla base della loro presunta difficoltà e chi le considera tutte allo stesso modo. Tuttavia gli sbocchi lavorativi che offrono sono molto diversi non solo per il settore di riferimento ma anche per il livello di retribuzione. Meglio sapere quali offrano un futuro più roseo per scegliere considerando anche questo aspetto. In fondo ci sono corsi simili per ambito e materie ma che portano a possibilità lavorative diverse. C’è chi con la laurea può proporsi già per un ruolo di responsabilità nelle aziende.
A stilare una rassegna delle facoltà che possono aprire una miniera d’oro è stato l’Osservatorio Job Pricing, che monitora le dinamiche di retribuzione nel nostro paese. La finalità è dare un’idea tangibile delle possibilità lavorative in Italia e poter consigliare i giovani. In fondo l’università è un investimento e come tale va pianificato e scelto valutando pro e contro per il proprio futuro. Quindi meglio dire subito che per puntare in alto una scelta ottimale è Ingegneria chimica e dei materiali.
Chi si laurea in questa facoltà si qualifica nel ruolo che in altri paesi è noto come ingegnere di processo. Gli sbocchi che offre variano dall’impiego nella ricerca per il trattamento dei rifiuti alla trasformazione delle materie prime per creare nuovi polimeri. Scienze chimiche curiosamente si trova molto più in basso e la differenza di reddito è notevole: in media annualmente sono 2.000 euro in meno di un ingegnere.
Gli ingegneri sempre in testa
Dopo i 33.519 euro lordi che può ottenere un ingegnere chimico poco distanti si trovano i laureati in Ingegneria Elettronica o Informatica. Il reddito che promettono entrambe è di 33.293 euro in media anche se conducono a mansioni diverse. La prima infatti prepara progettisti elettronici che si possono spendere in diversi contesti industriali. Dalla seconda invece escono sviluppatori di sistemi informatici, sia per l’automazione industriale che per l’intrattenimento come i videogiochi.
Seguono poi altre facoltà del dipartimento di Ingegneria dedicate invece al settore dei trasporti, per la precisione i corsi di Navale e Aeronautica. Si scende sempre di poco rispetto a quelle precedenti (33.126 euro annui) per chi progetta e realizza navi o aerei. Per chi invece studia Ingegneria Gestionale c’è un quarto posto, ma in compenso la possibilità di lavorare in praticamente tutti i settori.