Mancato pagamento IMU entro il 16 giugno: ecco cosa devi fare per sanare la tua posizione ed evitare problemi.
L’Imposta Municipale Unica è un versamento obbligatorio che devono versare annualmente tutti i proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale. L’unico caso in cui occorre versare l’IMU anche sull’abitazione principale è quando questa appartiene alla categoria di lusso.
La prima rata dell’IMU deve essere pagata entro il 16 giugno, mentre la seconda rata oppure il saldo possono essere versati entro e non oltre il 16 dicembre 2023. Il mancato pagamento della prima rata dell’IMU o un errore nell’importo versato possono essere corretti tramite il ravvedimento operoso. In questo modo, il contribuente potrà sanare la propria posizione evitando rischi e sanzioni.
IMU: cosa fare se non hai pagato la prima rata in tempo
La prima rata dell’IMU 2023 andava versata il 16 giugno. Fermo restando che secondo quanto stabilito dalla legge numero 160 del 2019, i proprietari di immobili che devono versare l’IMU hanno la possibilità di effettuare il pagamento in un’unica soluzione già il 16 giugno.
L’IMU è un pagamento obbligatorio e le eventuali sanzioni che derivano dal mancato pagamento dell’imposta hanno natura tributaria. Per questo motivo, è possibile avvalersi del ravvedimento operoso e delle regole che determinano le modalità di definizione delle sanzioni applicate.
In caso di mancato versamento dell’IMU, entro le scadenze prefissate, il cittadino ha la possibilità di sanare la propria posizione effettuando il versamento dovuto. Tuttavia, all’importo originario bisognerà aggiungere le sanzioni e gli interessi che nel frattempo sono maturati. Questi aumentano con il passare del tempo.
Grazie lo strumento del ravvedimento operoso, i contribuenti che non hanno rispettato le scadenze per il versamento di un’imposta, come ad esempio l’IMU, hanno la possibilità di regolarizzare la propria situazione tributaria.
Il versamento in ritardo dell’IMU prevede l’applicazione di sanzioni amministrative che seguono il seguente schema:
- aliquota del 15% ridotto a un quinto per giorno di ritardo, se questo non supera il 14 giorni;
- 15% se il ritardo è compreso tra i 15 e i 90 giorni;
- 30% se il ritardo è superiore ai 90 giorni.
La legge permette ai contribuenti di ricorrere ad alcune tipologie di ravvedimento operoso:
- il ravvedimento super breve, accessibile nel caso in cui il versamento venga effettuato entro 14 giorni dalla scadenza. In questo caso, il contribuente dovrà farsi carico di una sanzione pari allo 0,1% dell’importo dovuto.
- Il ravvedimento breve, valido nel caso in cui il pagamento avvenga tra il quindicesimo e il trentesimo giorno dalla scadenza. In tal caso, la sanzione è pari al 1,5% calcolato sull’importo del tributo dovuto.
- Ravvedimento medio, quando il pagamento avviene tra il 31esimo e il 90° giorno di ritardo. In questo caso, la sanzione da applicare è pari al 1,67% dell’importo dell’IMU.
- Il ravvedimento lungo per chi effettua il pagamento dopo il 90° giorno e la sanzione sarà del 3,75%.