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Dichiarazione imposta di soggiorno: la scadenza fine mese, molti la dimenticano e pagano sanzioni e multe

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Giuseppe F.

Si avvicina il momento per presentare la dichiarazione dell’imposta di soggiorno: la scadenza è molto vicina, ma non conviene affatto dimenticarsene.

In tanti, erroneamente, la chiamano tassa di soggiorno, ma in realtà l’imposta di soggiorno è un tributo locale, applicabile a carico di chi soggiorna o pernotta in una struttura ricettiva che si trova in un Comune in cui tale imposta è stata istituita. Se fosse una tassa, varrebbe dovunque e sempre.

Imposta di soggiorno
Dichiarazione imposta di soggiorno: se non la presenti, rischi grosso! – ilovetrading.it

Tale tipo di imposta viene versata dalle persone che soggiornano in una struttura recettiva. Gli operatori turistici devono prendere in consegna questi soldi per poi dichiararli al Fisco. Di norma, l’intero ammontare incassato dall’Ente comunale, come da normativa, deve poi essere investito in ambito turistico.

Dall’8 maggio 2023, per legge, gli operatori turistici hanno potuto cominciare a presentare, attraverso l’apposito servizio presente nell’area riservata del sito web dell’Agenzia delle entrate, le dichiarazioni relative all’anno di imposta 2022. Dopo aver effettuato l’accesso, l’utente ha potuto navigare nella categoria “Servizi” fino alla voce “dichiarazioni”.

La scadenza importante da tenere a mente è quella del 30 giugno. Entro e non oltre questa data va infatti inviata la dichiarazione per l’imposta di soggiorno 2022. In data 12 maggio 2022 è stato pubblicato in GU numero 110 il Decreto MEF del 29 aprile 2022 relativo alla approvazione del nuovo modello con le istruzioni.

In tal senso, tutti gli operatori sono stati informati di dover presentare per via telematica la dichiarazione dell’imposta di soggiorno entro il 30 giugno dell’anno successivo. Insieme a questo modello va anche inviato quello in cui si verifica il presupposto impositivo.

Scadenza dichiarazione relativa all’imposta di soggiorno: cosa si rischia se non si presenta

Devono presentare la dichiarazione il soggetto gestore della struttura ricettiva o un professionista, quindi un soggetto diverso dal gestore, sempre secondo le istruzioni e le specifiche tecniche allegate al decreto. Quindi a presentare il documento sono sempre i cosiddetti operatori turistici, che da qualche anno sono stati ufficialmente qualificati come agenti contabili.

Dichiarazione imposta di soggiorno: arriva la scadenza
Dichiarazione imposta di soggiorno 2022: presentazione entro il 30 giugno – ilovetrading.it

In questo senso, chi non presenta la dichiarazione è soggetti a delle ripercussioni. La prima è burocratica, ed è appunto quella di presentare entro il 30 gennaio dell’anno successivo il modello 21, cioè il conto di gestione. La seconda implica sanzioni. Ed ha senso, visto che l’operatore turistico maneggia denaro pubblico, ed è dunque soggetto alle leggi legate al peculato, quindi di natura penale.

Diversamente, per quanto attiene le locazioni brevi, vale a dire le locazioni di immobili a uso abitativo di durata non superiore a trenta giorni condotte al di fuori dell’attività di impresa, la dichiarazione dell’imposta di soggiorno, secondo quanto previsto all’art 4, co. 5-ter, del Dl 50/2017, deve essere presentata dal soggetto che incassa il canone o il corrispettivo.

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