Nell’era attuale, l’ultima cosa di cui i consumatori hanno bisogno sono le recensioni ingannevoli. Amazon e Google cominciano a contrastarle.
L’avvento del commercio online ha totalmente rivoluzionato le nostre abitudini di spesa. Con le piattaforme di e-commerce possiamo affidarci all’esperienza degli altri acquirenti per prendere decisioni d’acquisto più consapevoli.
Con il passare del tempo, però, anche questa possibilità ha rivelato i suoi lati negativi. Le recensioni false hanno cominciato ad essere utilizzate in maniera strategica da parte delle aziende per influenzare gli acquisiti dei consumatori. Queste pratiche rendono l’esperienza peggiore per tutti e negli ultimi tempi i grandi rivenditori online, come Google e Amazon, hanno cominciato ad affrontare il problema.
Le aziende non riescono ancora a proteggere i clienti da questo tipo di truffe
Dharmesh Mehta, responsabile del team di fiducia dei clienti di Amazon, ha dichiarato che questa valanga di disinformazione danneggia i consumatori, che vengono “ingannati su quali prodotti dovrebbero o non dovrebbero acquistare“.
Mehta ha spiegato che negli ultimi anni è stata osservata la nascita di quelli che vengono definiti “intermediari delle recensioni false”.
Questi soggetti vanno dai venditori e propongono quello che loro definiscono “un servizio di marketing”. Quello che in realtà fanno, però, è procurare recensioni false per le aziende, che vengono quindi spesso ingannate a loro insaputa.
Poi si rivolgono a un gruppo di consumatori e promettono “Se lasci una recensione a cinque stelle per questo prodotto, te lo regaliamo gratuitamente o ti diamo una carta regalo”. Quindi, in pratica, comprano la recensione di un cliente da un lato e, dall’altro, vendono quella recensione a un marchio o produttore.
Nel 2022 Amazon ha segnalato più di 23.000 gruppi che facilitano recensioni false, con oltre 46 milioni di membri e seguaci, su piattaforme di social media e app di messaggistica.
Negli ultimi giorni anche Google ha rivelato di aver intentato una causa per la protezione dei consumatori contro un “soggetto cattivo” che ha creato 350 profili aziendali falsi e ha generato ben 14.000 recensioni fuorvianti per attirare persone ignare.
Nel frattempo, gli utenti di queste piattaforme possono aguzzare l’ingegno per individuare autonomamente le recensioni false ed evitare di farsi ingannare. Sebbene non sia possibile evitare le recensioni false, è possibile ridurne l’impatto sulle decisioni di acquisto.
La maggior parte delle recensioni false riguarda articoli economici di marche sconosciute. La stragrande maggioranza dei falsi positivi sono recensioni a cinque stelle. Raramente si trovano recensioni false a quattro stelle, quasi mai da tre stelle in giù. Ci sono poi dei dettagli da analizzare per capire se le recensioni sono false:
- un’altissima percentuale di recensioni a cinque stelle,
- mancanza di dettagli nelle recensioni e apprezzamenti vaghi,
- titoli generici come “Bel prodotto” o semplicemente “Fantastico”,
- menzioni di prodotti concorrenti,
- formule simili a quelle di altre recensioni,
- errori grammaticali e di ortografia.
Chiaramente nessuno di questi metodi è infallibile per individuare i falsi. Anche recensioni legittime a volte presentano questi elementi. Tuttavia, tenere in considerazione questi campanelli d’allarme può essere utile per individuare le recensioni più sospette.
