Nuove truffe bancarie ma questa volta i correntisti vengono tutelati: la giustizia dà responsabilità all’istituto di credito, c’è bisogno di nuove leggi.
Si sentono sempre più spesso le lamentele da parte dei correntisti vittime di truffa e gli istituti bancari non riescono ad arginare tutti i nuovi metodi di phishing e truffa telefonica, la situazione sembra decisamente incontrollabile. Il problema parte dal fatto che così come la tecnologia fa salti da gigante, anche la parte oscura di internet continua a migliorare le strategie ingannevoli.
I più colpiti sono gli istituti bancari ovviamente, grazie a nuovi metodi di phishing risulta molto più facile accedere al conto prelevando soldi all’insaputa del cliente. Le tecniche sono infinite: dai messaggi con i link, fino alla richiesta di inserimento dati, per poi arrivare alle chiamate con false richieste di aiuto. Anche gli stessi sistemi di sicurezza non riescono a stare al passo con le truffe e non in tutti i casi la banca si prende la responsabilità di rimborso.
Il problema delle truffe online mette in ginocchio i circuiti bancari: non riescono a tutelare i clienti
Nei forum sono tantissime le polemiche da parte dei correntisti: in alcuni casi i circuiti bancari si difendono negando il rimborso, azione giustificata con il fatto che la maggior parte dei nuovi servizi di home banking hanno diversi codici di sicurezza e danno anche la possibilità di ricevere notifica gratuitamente ogni qual volta venga fatto un prelievo sul conto. Da questo punto di vista ci vorrebbe una legge più specifica in grado di rivalutare il problema considerando l’aumento spropositato di casi di truffe online.
La banca consiglia di chiamare immediatamente il numero verde del proprio istituto bancario per comunicare l’avvenuto furto in modo da bloccare qualsiasi transazione, ma a volte è già troppo tardi e ottenere il rimborso non è facile. La banca valuta tutto l’iter e se è stata commessa un’ingenuità da parte del correntista non è sempre facile ottenere i soldi indietro. Le cose però stanno cambiando.
Una famiglia poco tempo fa ha subito un furto sul conto di più di 60mila euro. Rivolgendosi all’ADICONSUM di Cagliari, una Associazione di Consumatori con oltre 70mila associati che opera a tutela dei consumatori in piena autonomia, è riuscita ad ottenere l’intero rimborso della somma. Secondo l’associazione, infatti, si è dovuta riconoscere la mancata predisposizione da parte dell’istituto bancario di presidi di allerta per comunicare immediatamente ai correntisti i pagamenti in essere sul loro conto, e ciò ha fatto vincere la causa.
