Il Reddito di Cittadinanza presto cambierà forma ma consentirà ugualmente di ottenere fino a 3 mila euro senza perdere la misura.
La Legge di Bilancio 2023 ha modificato il Reddito di Cittadinanza decretandone la sua trasformazione in una misura più funzionale e non per tutti. L’RdC sarebbe dovuta essere una misura di sostegno alla popolazione erogata mentre i cittadini cercavano attivamente lavoro. Così non è stato anzi per molte persone è stato esattamente il contrario, un sussidio disincentivante al lavoro.
Percepire minimo 780 euro per non fare nulla tutto il giorno non è sembrato vero a tanti percettori che si sono del tutto disinteressati alla ricerca di un’occupazione. Insomma, Giorgia Meloni ha subito mostrato le sue riserve verso la struttura del sussidio tanto da decidere di modificare l’assetto.
La Legge di Bilancio 2023 ha stabilito come gli occupabili avrebbero ricevuto l’RdC solo per sette mesi inserendo l’obbligo di partecipazione a corsi di formazione e il completamento degli studi per chi tra i 18 e il 29 anni non ha adempiuto all’obbligo scolastico. Nel 2024 la misura diventerà Assegno di Inclusione e verrà erogato alle famiglie con minori, disabili e over 60. Queste, in breve, le novità introdotte dal Governo Meloni ma ora si aggiunge un’ulteriore possibilità.
Fino a 3 mila euro di guadagni per i percettori del Reddito di Cittadinanza
Da gennaio 2024 il Reddito di Cittadinanza sparirà lasciando il posto all’Assegno di Inclusione. L’importo erogato sarà di 480 euro a cui sarà possibile aggiungere 280 euro per pagare l’affitto mensile. Destinatari saranno i nuclei con un componente con disabilità, con un over 60 e con un figlio minorenne.
Sono considerati occupabili, invece, i cittadini di età compresa tra 18 e 60 anni. Questi riceveranno inizialmente un importo inferiore – circa 375 euro – per dodici mesi mentre i non occupabili per 18 mesi. Quest’ultimi potranno rinnovare la misura per un anno e continuare a ricevere la ricarica con lo stop di un mese. I primi, invece, dovranno attendere sei mesi per la seconda domanda e un anno e mezzo per la terza domanda.
L’obiettivo è spingere i percettori di RdC a trovare un impiego. Ecco perché non potranno rinunciare alle offerte congrue, nemmeno ad una proposta. Sono compresi anche i contratti brevi ma superiori a 30 giorni. Molti cittadini rinunciavano al lavoro per non perdere la ricarica. Superando un certo reddito, infatti, scatta il blocco dei pagamenti. Il prossimo anno, poi, il limite ISEE diminuirà ulteriormente. Si pensa ad una riduzione dagli attuali 9.360 euro a 7.200 euro.
Il Governo, però, ha deciso di venire incontro ai percettori del Reddito di Cittadinanza concedendo al beneficiario di lavorare in estate percependo fino a 3 mila euro di stipendio senza subire decurtazioni sulla ricarica mensile. Si risolve, così, il problema dell’incidenza dell’80% del maggior reddito da lavoro sulla misura. I cittadini potranno lavorare stagionalmente – e non in nero – senza che la somma erogata venga toccata. Al massimo, però, si dovranno incassare 3 mila euro lordi.