Nuova stangata per quanto riguarda l’assicurazione auto. Infatti la prossima rata aumenterà per tutti gli italiani: che cosa sta succedendo.
Sono tantissimi gli italiani che con l’insediamento del nuovo esecutivo speravano in una diminuzione delle tasse ed invece in queste ore è arrivata una nuova stangata. Anche la prossima rata dell’assicurazione è destinata ad aumentare. Scopriamo quindi cosa succederà a breve per i cittadini.
Come tutti sapranno l’assicurazione auto è un tipo di polizza assicurativa in grado di offrire protezione finanziaria contro danni o perdite provenienti da incidenti automobilistici. Quando si acquista una di queste assicurazioni, ci si accorda con una delle aziende che operano in questo ambito per pagare un premio in cambio della copertura assicurativa. Per molti italiani pagare l’assicurazione è una vera e propria stangata, visto le grandi somme da saldare specialmente nelle regioni meridionali.
Eppure le stangate non finiscono qui visto che l’assicurazione auto è destinata ad aumentare ulteriormente. Ad affermarlo è il presidente dell’Ivass, Luigi Federico Signorini, che lo ha annunciato in occasione della presentazione della relazione sull’attività svolta dall’Istituto nel 2022. Nonostante questo la quota media di sconto in rapporto alla tariffa è considerevole. Questa però, come sempre, cambierà a secondo della regione di provenienza dell’assicurato. Andiamo quindi a vedere cosa succederà nelle prossime ore.
Assicurazione auto, è previsto un aumento in vista della prossima rata: cosa bisogna sapere
Nel corso del primo trimestre di quest’anno gli italiani hanno pagato un prezzo medio per l’assicurazione di 368 euro. Inoltre ogni anno si deve pagare un 4 percento di aumento su base annua, come riporta Luigi Federico Signorini. Il presidente dell’Ivass ha però riportato che la quota media di sconto, in rapporto alla tariffa, resta comunque considerevole.
Il minimo arriva dal Nord-Ovest (30,9), mentre il massimo dalle regioni del Sud (40,3) dove le tariffe sono decisamente più alte. Nonostante questo entrambe le tariffe sono in netto aumento rispetto al 2014. Al Sud c’è anche una maggiore diffusione della “scatola nera”, per questo avremo sconti elevati, come anche i premi di riferimento a cui possono accedere gli assicurati più prudenti. Nello stesso ambito il Roe medio si è ridotto di oltre 5 punti rispetto al 2021, con una discesa del 3,2%.
Inoltre dall’inizio della gestione di Vita per la prima volta la società è in perdita, passando da un utile di 4,3 miliardi a una perdita di 0,4. Secondo Signorini questa perdita è dovuta anche ad un aumento del requisito connesso al rischio di estinzione anticipata dei contratti. Inoltre le compagnie specializzate hanno un indicatore diminuito di oltre 25 punti.
Allo stesso tempo c’è stato un utile di 2,7 miliardi per i rami Danni, con una situazione stabile dal 2021. Mentre per la prima volta dal 2011 è stata registrata una piccola perdita a causa dell’inflazione sul costo dei sinistri a causa di una raccolta in diminuzione. Infine la raccolta Danni è cresciuta in toto, fatta eccezione per il ramo auto. Mentre invece la raccolta Vita si è ridotta dell’11%, con un trend in perdita anche nei primi mesi del nuovo anno.