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Con il congedo parentale si perde l’anzianità contributiva? La risposta che non ti aspetti

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Riccardo Magliano

Per i neo genitori il congedo parentale è una benedizione, ma potrebbe essere un problema con i contributi? Ecco cosa dice la Legge.

La Legge italiana prevede diversi tipi di congedi da lavoro sia retribuiti che non retribuiti che possono essere presi dai lavoratori. Questi tuttavia potrebbero avere un impatto negativo sul conteggio dei contributi e di conseguenza sulla possibilità di andare in pensione.

Con il congedo si perde l'anzianità contributiva? La risposta che non ti aspetti
Quando ci si prende un congedo da lavoro è bene sapere se i contributi vengono versati o meno – ANSA – ilovetrading.it

Quando un lavoratore prende un congedo è sempre necessario che sappia se questo possa rivelarsi un’arma a doppio taglio. Se da una parte i congedi, anche per lunghi periodi, possono essere manna dal cielo per i lavoratori che vogliono passare del tempo a casa, sia questo per motivi di salute, parentali o altri, bisogna essere a conoscenza del fatto che non lavorando non si pagano neanche i contributi. Il mancato pagamento dei contributi è molto problematico in particolare in questo periodo dove si sta passando alla pensione sempre più calcolata con il metodo contributivo, quindi dove il numero di contributi versati decidono l’importo della pensione.

In particolare per coloro che hanno cominciato più tardi a lavorare, per la precisione dopo il 1 gennaio 1996, il numero di contributi versati è estremamente importante. In Italia la pensione di vecchiaia può essere richiesta a partire da quando si è compiuto 67 anni e si è versato almeno 20 anni di contributi all’INPS o ad un’altra cassa previdenziale.

Inoltre c’è il problema per i contributivi puri, ovvero coloro che hanno cominciato a versare contributi a partire dal 1 gennaio 1996, hanno l’ulteriore requisito di dover versare abbastanza anni di contribuzione da poter calcolare un assegno pensionistico almeno 1,5 volte l’assegno sociale. Questa cifra nel 2023 corrisponde a 754,91 euro. In questo contesto il versamento di tutti i contributi disponibili è fondamentale.

Si versano i contributi per i congedi da lavoro?

La risposta corretta sarebbe: dipende dal tipo di congedo. Per alcuni congedi da lavoro la legge italiana prevede dei contributi figurativi dell”80% del contributo spettante normalmente che vengono versati all’INPS durante l’assenza del lavoratore.

Con il congedo si perde l'anzianità contributiva? La risposta che non ti aspetti
La possibilità di versare contributi figurativi dipende dal tipo di congedo che viene richiesto – ANSA – ilovetrading.it

I congedi che permettono di versare questi contributi figurativi sono quelli richiesti per prestare assistenza continuativa ad un parente malato, appellandoci alla legge 104 del Codice Civile che tutela le persone con disabilità.

Discorso diverso, invece, per quanto riguarda la richiesta di un periodo di aspettativa. In questo caso il lavoratore che si prende il congedo non ha diritto al versamento dei contributi figurativi e quel periodo di mancanza da lavoro viene perso.

Dove vengono conteggiati i contributi figurativi

Oltre che al tipo di congedo che prendiamo occorre anche fare una riflessione su quale pensione pensiamo di sfruttare per ritirarci dal mondo del lavoro. I contributi figurativi hanno valenza per quanto riguarda il calcolo dei requisiti per andare in pensione di vecchiaia e per il calcolo dell’importo della pensione, ma ci sono alcune misure di pensionamento anticipato che non contano questi contributi nei loro calcoli.

Questo è il caso di Quota 41, Quota 103 o Opzione Donna, per cui contano soltanto i contributi effettivi versati per il raggiungimento della quota necessaria per accedere alla pensione anticipata. I contributi figurati potranno però essere conteggiati al fine di stabilire l’importo dell’assegno pensionistico.

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