Il Superbonus ha subito diversi cambiamento nel 2023 che hanno reso la questione confusa. L’Agenzia delle Entrate fa chiarezza.
Da quando è stato creato nel 2020, il Superbonus, non più 110%, è cambiato tantissimo sotto i colpi dei fallimenti della sua struttura. Con il decreto Aiuti Quater e decreto Cessioni ci sono stati i cambiamenti più grandi e ora c’è da capire come funziona davvero.
L’Agenzia delle Entrate sembra aver capito la confusione che circola tra i contribuenti italiani in merito al Superbonus in seguito ai cambiamenti apportati dal decreto Aiuti Quater e il decreto Cessioni. Con questi cambiamenti portati dai Governo successivi a quello di Giuseppe Conte che lo ha istituito, il Superbonus 110% è cambiato moltissimo rispetto agli inizi.
In principio il Superbonus 110% era la misura di agevolazione che doveva risollevare il mercato dell’edilizia italiana, martoriato da anni di abbandono legislativo e dalla pandemia. In seguito, tuttavia, la misura è stata al centro dell’attenzione per via delle numerose truffe di cui è stata oggetto. In particolare alcuni hanno trovato il modo di approfittare della possibilità di percepire il bonus con la cessione del credito. Il Superbonus si è trasformato in un campo di lotta politica e con l’ascesa al Governo di Giorgia Meloni sapevamo che ci sarebbero stati dei cambiamenti.
Adesso, con i due decreti sopra citati sono stati fatti numerosi cambiamenti alla misura che non è che l’ombra di quello che era originariamente. Interviene quindi l’Agenzia delle Entrate con le sue risposte rapide per fare il punto della situazione e spiegare ai contribuenti cosa si può fare con il Superbonus nel 2023.
Com’è il Superbonus nel 2023, la risposta dell’Agenzia delle Entrate
Attraverso una circolare del 13 giungo 2023 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che le novità sul Superbonus sono sostanzialmente 3:
- proroga della scadenza per usufruire del Superbonus per interventi alle unità unifamiliari;
- possibilità di ripartire la detrazione in un arco di 10 anni;
- sconto fiscale applicabile agli impianti fotovoltaici e all’installazione di sistemi di accumulo.
Il termine ultimo per poter usufruire del Superbonus per le unità unifamiliari è stato spostato dal 31 marzo 2023 al 30 settembre 2023. Per usufruire della proroga è necessario che almeno il 30% dei lavori siano stati completati alla data del 30 settembre 2022 secondo i documenti dei lavori.
Il secondo grande cambiamento è stato quello di permettere di dividere la percezione del Superbonus come detrazione d’imposta in rate spalmate su 10 anni anziché 4 come in principio. Questa opzione può essere esercitata a partire dal periodo d’imposta 2023 ed è una scelta irrevocabile.
Lo sconto sui pannelli fotovoltaici
Con la Legge di Bilancio 2023 è stata introdotta la possibilità di accedere al Superbonus per l’installazione di un impianto fotovoltaico non solo per immobili appartenenti a privati, ma anche ONLUS (Organizzazioni Non Lucrativa di Utilità Sociale), OdV (Organizzazioni di Volontariato) e APS (Associazioni di Promozione Sociale).
Per ottenere il Superbonus è necessario installare impianti fotovoltaici in aree o strutture non pertinenziali che possono essere di proprietà di terzi. Tali aree o strutture sono diverse dagli immobili in cui vengono realizzati gli interventi principali che richiedono il Superbonus, a condizione che siano realizzati all’interno di centri storici soggetti a vincoli.