Vi siete mai chiesti quanti soldi guadagni un amministratore di condominio? Ecco di che cosa si occupa, qual è l’impegno e che retribuzione è prevista
L’amministratore di condominio è un’attività più che mai necessaria in un Paese come l’Italia ricco di palazzi residenziali e di edifici adibiti ad uffici. Si tratta peraltro di un’occupazione particolarmente ‘gettonata’ con tanti candidati pronti a mettersi in gioco nel gestire le questioni amministrative legate ad un condominio e dirimere le eventuali problematiche che potrebbero sorgere con il passare del tempo.
Dalla manutenzione ordinaria agli interventi straordinari, dal verbale dell’assemblea di condominio al bilancio di entrate ed uscite annuali, fino alla suddivisione delle spese condominiali in base ai millesimi di proprietà, sono molte le attività che un amministratore di condominio si trova a dover gestire nell’arco di un anno. Ma in tanti si domandano quale sia la sua retribuzione e, nella fattispecie, a quanto ammonti il suo guadagno per ogni immobile gestito.
Quanto guadagna un amministratore di condominio? Cosa prevede la legge: importi e tasse
Il compenso a lui destinato viene deciso dalla stessa assemblea di condominio che si occupa anche della nomina di un amministratore del palazzo. Dunque quanto stabilito in sede di assemblea sarà ciò che, né più né meno, l’amministratore dovrà percepire nel corso dell’anno senza che gli siano corrisposti aumenti. Dunque l’importo è diversificato proprio in base a quanto definito dai condomini di ogni palazzo ma se ne può trarre un valore medio.
Ecco dunque a quanto ammonta il fatturato e l’utile medio per ogni immobile: lo ‘stipendio’ dell’amministratore è di circa 1.500 euro al mese ma si tratta per l’appunto di un valore medio perché potrebbe arrivare, in alcuni casi, a sfiorare o addirittura superare i 4.000 euro al mese. Il fatturato totale annuo, con questo guadagno, può dunque toccare i 48mila euro.
Dunque chi per mestiere fa l’amministratore di condominio ovvero si occupa esclusivamente di questa attività, potrebbe vedere aumentare i propri guadagni e non di poco prendendo in gestione più di un condominio con unità abitative e uffici; i guadagni sono inferiori nel caso in cui la gestione riguardi posti auto, box o cantine.
Amministratore di condominio: può ricevere aumenti?
Ovviamente in questo caso parliamo di fatturato mentre se si fa riferimento all’utile medio i valori calano dal momento che sui guadagni percepiti andranno pagate le relative tasse. Per legge non è possibile per un amministratore ricevere aumenti di remunerazione o extra compensi fatta eccezione nel caso in cui venga tutto specificato in un apposito preventivo che dovrà essere approvato all’atto della nomina. Vi sono poi alcuni criteri che vanno a modificare il guadagno medio ovvero l’impegno orario per ogni condominio, il costo medio a persona operativa di uno studio ed il costo medio annuale dell’amministrazione di un edificio immobiliare.